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Aree interne, il Pd rilancia l’impegno: a ottobre in Calabria gli Stati generali con Elly Schlein

Irto conclude la festa dell’Unità a Taverna. Confermata l’anticipazione del Corriere della Calabria. I dem: «Sempre mobilitati contro l’autonomia»

Pubblicato il: 22/09/2024 – 21:27
Aree interne, il Pd rilancia l’impegno: a ottobre in Calabria gli Stati generali con Elly Schlein

TAVERNA Un impegno che non finisce a Taverna ma che avrà la massima espressione l’11 e il 12 ottobre, con gli Stati generali della Montagna alla presenza della leader Elly Schlein. Confermando un’indiscrezione anticipata dal Corriere della Calabria, il segretario regionale del Pd Nicola Irto conclude con questo annuncio la festa dell’Unità del partito calabrese a Taverna, area interna quasi “simbolo” della battaglia identitaria che il Pd ha avviato e che si lega alle altre battaglie, come quella contro l’autonomia differenziata targata Lega-centrodestra, per le quali i dem sono ormai mobilitati da mesi con altre forze di opposizione. Il fil rouge tra questi temi ha attraversato la “tre giorni” di Taverna, nei quali il Pd Calabria ha tracciato un bilancio dell’estate cosiddetta “militante” ma ha anche alzato lo sguardo al futuro, con tutti i dossier sul tavolo: dalle alleanze del campo largo alla costruzione dell’alternativa al centrodestra a livello regionale, con la rivendicazione da parte dei dem della loro centralità nella coalizione. Tanti messaggi, affidati allo “Stato maggiore” del Pd regionale ma anche a big nazionali come, tra gli altri, il capogruppo al Senato Francesco Boccia, i componenti della segreteria nazionale Antonio Misiani, responsabile Economia, Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e Pnrr, Marco Sarracino, responsabile Sud.

Irto, Boccia e Graziano

No all’autonomia differenziata

Al centro dell’attenzione, come prima priorità, la lotta contro l’autonomia differenziata, affrontata in un panel moderato dal giornalista del Corriere della Calabria Danilo Monteleone. A confronto amministratori come i sindaci Nicola Fiorita (Catanzaro), Franz Caruso (Cosenza), Flavio Stasi (Corigliano Rossano), esponenti del campo largo come i segretari di Sinistra Italiana Fernando Pignataro, e Psi, Gigi Incarnato, mentre per impegni personali non è potuta intervenire Anna Laura Orrico, del M5S, che comunque a Taverna è stata rappresentata nei giorni scorsi dal capogruppo regionale Davide Tavernise. C’è anche Francesco De Nisi, che è segretario regionale di Azione, e consigliere regionale della maggioranza di centrodestra ma proviene dal mondo dem e comunque sull’autonomia differenziata ha una posizione assolutamente critica rispetto alla legge Calderoli, una posizione di fatto coincidente con quella del Pd e del centrosinistra: «Se il Veneto chiede il commercio estero, si finirà per fare 20 mercati regionali diversi, cosa che non serve a nulla. Vediamo poi la sanità: da quando è stata regionalizzata ci sono solo gravi problemi, anche in Lombardia», sostiene De Nisi. Tanti i contributi, tra cui quello del docente universitario Gianluca Passarelli, per il quale «manca la visione, si parte dal termine senza avere un progetto né una idea. L’autonomia differenziata non è una questione amministrativa, ma politica, è il vecchio sogno della Lega di spaccare il Paese distruggendo la Costituzione tato caro a un nostro conterraneo come Costantino Mortati».  «Siamo oltre un milione di firme», annuncia con orgoglio Alfieri: «Non era scontato, un risultato straordinario, per questo ringrazio per lo sforzo che abbiamo fatto anche con i partiti dell’opposizione e con i sindacati, è anche un test – spiega Alfieri – per costruire un’alternativa di governo e per evidenziare ancora una volta il pasticcio di un’autonomia differenziata che fa male anche al Nord, io vengo da Varese e incomincio a percepire questo malessere».

Le aree interne

Quindi, il panel conclusivo, quello sulle aree interne, concluso da Boccia. Tra gli interventi, anche Stefano Graziano, ultimo commissario del Pd Calabria: «C’è un dato che è quello dello spopolamento molto forte, dall’altro noi dobbiamo adottare delle misure molto chiare, nette e anche con forza e anche su questo tema il governo nazionale non c’è. La prima misura a mio avviso è arrivare sul piano digitale in tutte le aree interne, facendo un grande investimento da questo punto di vista. La seconda misura: a mio avviso – sostiene Graziano – dovremmo introdurre una detassazione per chi rimane nelle aree interne del 20 per cento, per cui le nuove generazioni che lavorano e che si insediano e che risiedono nelle aree interne a mio avviso dovrebbero pagare una tassa flat del 20 per cento».

Il dibattito sull’autonomia moderato da Danilo Monteleone

Il bilancio di Irto

A concludere, il bilancio di Irto, un bilancio – sostiene il segretario del Pd Calabria – «estremamente positivo, sono stati tre giorni ricchi di dibattiti, discussioni, confronti, con l’apertura al mondo associazionistico, ai sindacati, all’impresa. Tre giorni in un’area interna, in una località bellissima, Taverna, la città di Mattia Preti: un’area interna, perché il Pd nelle aree interne ha deciso di metterci la faccia. La Calabria per il 70% è un’area interna, se ripartono le aree interne la Calabria può ripartire e si può salvare la Calabria. Per questo il Pd si è voluto caricare la responsabilità di una discussione approfondita, di un dibattito e di un confronto ampio con le forze sociali delle imprese e anche con le altre forze politiche per creare un’alternativa, per costruire un’alternativa dal basso. In Calabria inoltre – aggiunge Irto – abbiamo raccolto, assieme a tutte le altre forze politiche e sindacali, oltre 60mila firme contro l’autonomia differenziata, è il segno evidente di un impegno collettivo che non si ferma perché annuncio che l’11 e 12 ottobre nell’area del Pollino si terrà un evento nazionale, gli Stati generali della Montagna alla presenza di Elly Schlein. Questo – conclude il segretario dem – significa che il Pd non solo vuole continuare a stare sul pezzo, a stare nelle aree interne, ma vuole parlare di vita reale vicino ai cittadini e soprattutto creare una proposta concreta di governo nazionale e regionale». (a. cant.)

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