ROCCELLA JONICA Sbarchi di migranti a getto continuo al Porto di Roccella Jonica, nella Locride, e situazioni di disagio sia dal punto di vista logistico, sia della prima accoglienza e soccorso, nella tensostruttura portuale realizzata alcuni anni fa nello scalo marittimo reggino e gestita dalla Croce Rossa e da una equipe di Medici senza frontiere. Dopo, infatti, l’arrivo, venerdì scorso, di ben 81 profughi di varie nazionalità, nel corso della notte scorsa al Porto di Roccella, nel giro di meno di due ore, si sono verificati altri due ravvicinati sbarchi di migranti di nazionalità, in prevalenza, iraniana, afghana e irachena. Tra i 142 profughi anche 34 donne, una mezza dozzina di minori non accompagnati ed una ventina di bambini alcuni dei quali con meno di due anni di vita. Prima di giungere a Roccella Jonica i migranti si trovavano a bordo di due barche a vela localizzate dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza a diverse miglia di distanza dalla costa ionica della Calabria. Con gli ultimi due “arrivi” è salito a 24 il numero degli sbarchi di migranti (circa 1.500 persone) nel 2024 nel solo Porto di Roccella Jonica. Negli ultimi quattro anni nello scalo marittimo reggino si sono verificati più di 150 sbarchi di profughi per un totale di circa 15 mila migranti. Dopo, comunque, l’arrivo a Roccella Jonica, i 142 migranti, dopo un primo controllo da parte delle forze dell’ordine e del personale medico specializzato, sono stati momentaneamente sistemati, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, nella struttura di prima accoglienza e soccorso realizzata all’interno dello scalo marittimo ionico.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x