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«In campo contro l’autonomia. Sosteniamo Fiorita. Caruso e Falcomatà si affidino di più al Pd»

Il leader Pd Boccia alla festa dell’Unità. “Stoccata” ai sindaci di Cosenza e Reggio. «Occhiuto perplesso contro la legge Calderoli? Non basta»

Pubblicato il: 22/09/2024 – 19:19
«In campo contro l’autonomia. Sosteniamo Fiorita. Caruso e Falcomatà si affidino di più al Pd»

TAVERNA «Il Pd calabrese è assolutamente in linea con il partito nazionale, in difesa delle aree interne e le aree di montagna, che rappresentano la bellezza dell’Italia. Nessuno può pensare che ci siano meno diritti in queste aree: penso ai trasporti, alla sanità, alla scuola a tempo pieno o a tempo lungo, all’assistenza, agli asili nido o agli anziani. Alla destra, che fa finta che le aree interne non esistono, continuiamo a dire che servono più servizi e loro rispondono con un patto di potere, con l’autonomia, che non farà altro che allargare le diseguaglianze, aumentarle e far diventare il Mezzogiorno ancora più fanalino di coda, soprattutto in alcune aree del Paese». Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, ospite della giornata conclusiva della festa regionale dell’Unità a Taverna: accompagnato dall’ultimo commissario del Pd calabrese Stefano Graziano, Boccia è stato salutato in prima battuta dal segretario regionale del partito, e suo collega al Senato, Nicola Irto, e dal segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà. «Quindi – ha proseguito Boccia – noi continueremo a batterci contro questo scambio, contro questo patto di potere tra Fratelli d’Italia e Lega, con il premierato per la Meloni che abbiamo contestato, combattuto, provato a fermare e ora vediamo che un po’ si vergognano, l’hanno messo da parte ma sono pronti lì a riaccelerare e poi con l’autonomia, con lo “Spacca Italia”, di Calderoli. In una comunità come Taverna si tocca con mano quanto ci sia invece bisogno di più Stato e noi questa battaglia continueremo a farla e vogliamo rilanciarla proprio da Taverna e dalla Calabria».

«Occhiuto? Le sue perplessità non bastano»

Un passaggio sulla posizione del presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Le perplessità di Occhiuto – ha poi aggiunto Boccia – non bastano di fronte alla vita delle persone, non si può rispondere “sono perplesso” quando in ballo c’è la vita o la morte di un intero territorio. Qui bisogna far tornare i giovani, bisogna investire molto di più sui servizi indispensabili, e Occhiuto può dare immediatamente un segnale, potenziare i servizi sanitari in tutte le aree interne. Purtroppo quando abbiamo bisogno di lui, lui non c’è nelle battaglie parlamentari. Tutti gli eletti di Fratelli d’Italia, della Lega, di Forza Italia in Calabria hanno votato a favore dello “Spacca Italia” di Calderoni, quindi sono corresponsabili. Noi da Taverna facciamo un appello: si fermino finché c’è tempo e abbiano il coraggio di mettersi contro il patto scellerato di potere che hanno fatto Matteo Salvini e Calderoli da un lato e Giorgia Meloni dall’altro. Noi insisteremo, non ci fermeremo: ora siamo nella fase di definizione della raccolta delle firme, chi crede nella nostra battaglia ci sostenga in questa battaglia referendaria».

Boccia con il segretario provinciale del Pd Domenico Giampà

Il Comune di Catanzaro e le altre città

Sollecitato dai giornalisti, Boccia ha anche commentato la vicenda della crisi al Comune di Catanzaro, risolta con la nascita di una nuova Giunta guidata dal sindaco Nicola Fiorita e con il Pd che ha manifestato più di una fibrillazione interna. «Non bisogna mai dimenticare – ha sostenuto il capogruppo del Pd al Senato – da dove venivamo, venivamo da quasi 20 anni di destra al governo della città di Catanzaro con i risultati disastrosi che conoscete, con Catanzaro fanalino di coda in tutte le classifiche italiane, da quelle sulla qualità della vita a quella sul benessere. Catanzaro invece è una città straordinaria che merita e meritava molto di più. Nicola Fiorita aveva vinto le elezioni grazie all’impegno del Pd e anche grazie alla sua persona, ma le liste erano andate sotto, non dobbiamo dimenticare che era stata una vittoria a metà. In democrazia servono i numeri e Nicola Fiorita, che ha vinto perché credibile, non li ha mai avuti. C’è stato un grande lavoro dietro e ora tocca alle forze civiche che si rivedono nel progetto politico di Nicola Fiorita sostenerlo. Ovviamente siamo sempre pronti a metterci in discussione, non temiamo il confronto elettorale ma penso che la cosa più saggia da fare in questo momento, per chi crede in una società alternativa a quella della destra, è di stare tutti intorno a Nicola Fiorita, indipendentemente da quello che è successo nelle ultime elezioni amministrative. Dopodiché però le indicazioni le dà il sindaco, non è un mercato». Da Boccia però anche una “stilettata” ad altri sindaci calabresi di centrosinistra: «Catanzaro – ha rimarcato ancora il capogruppo del Pd al Senato – ha bisogno di un lungo ciclo di centrosinistra e noi sosteniamo gli sforzi che il sindaco fa così come li abbiamo sostenuti nelle grandi città che il Pd è riuscito a ribaltare in Calabria. Da poco abbiamo rivinto con Enzo Romeo a Vibo Valentia. A Cosenza c’è tanto da fare, quindi il nostro sostegno al sindaco Caruso è un sostegno convinto ma il sindaco Caruso deve farsi aiutare di più dal Pd, perché poi l’unico partito che si ritrova a Roma nelle grandi battaglie è sempre e solo il Pd, ovviamente, oltre al Partito Socialista, ma ricordo il nostro impegno per Cosenza nelle istituzioni nazionali e questo vale anche per il sindaco Falcomatà. Ecco, se ci fosse da parte degli amministratori una visione chiara rispetto alle battaglie di sinistra e progressista che dobbiamo fare, questo aiuterebbe tutti e aiuta anche a distinguere perché o si sta di qua nella politica o si sta di là, quelli che stanno in mezzo di solito prima o poi finiscono fuori strada e – ha concluso Boccia – siccome le elezioni regionali in Calabria arriveranno presto è opportuno per tutti essere nettamente distinti dalla destra di Meloni e Salvini. A Catanzaro se ci sono i numeri è sempre bene attuare il programma, se non ci sono i numeri e i programmi non sono attuabili, i cittadini hanno sempre l’ultima parola. Ma io penso che Nicola Fiorita abbia gli strumenti per guidare questo processo e mi fa piacere che chi veniva dalla militanza nel centrosinistra e non aveva creduto nell’unità del centrosinistra ora ci crede (il riferimento è a Valerio Donato, competitor di Fiorita alle Comunali di Catanzaro del 2022, ndr) l’importante è costruire facendolo sempre pensando al futuro della città e dei catanzaresi, se ci sono queste condizioni si può andare avanti, viceversa siamo un partito democratico e non abbiamo mai paura di loro». (a. cant.)

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