CATANZARO «Mi piace l’idea di firmare con il governo protocolli che generano deterrenza ma, soprattutto, un protocollo come quello contro la dispersione scolastica perché la Calabria è una regione complicata, piena di problemi, ma ha anche straordinarie risorse, a volte assolutamente sconosciute al resto del Paese». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo nella prefettura di Catanzaro alla firma di due protocolli con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
«Sono diversi – ha ricordato Occhiuto – i protocolli che abbiamo firmato e che dimostrano l’attenzione del governo verso la Calabria, ma forse questo protocollo è ancora più significativo perché ha per oggetto il rafforzamento della sicurezza urbana». Con l’assessore Pietropaolo, che ha la delega specifica alla legalità, «abbiamo già condiviso la opportunità di stanziare ulteriori risorse in maniera complementare – ha spiegato ancora – a quelle già stanziate la Regione per sistemi di videosorveglianza nelle aree industriali in modo da rafforzare la sicurezza urbana anche in funzione di deterrenza. Questo protocollo è significativo anche nell’altra parte, quella sociale, quella che prevede azioni per ridurre la dispersione scolastico».
Occhiuto ha aggiunto: «Questa regione ha tre università che stanno vivendo dei percorsi attestati anche da Istat e Censis, ce ne è una in particolare che è diventata una delle migliori università d’Italia e sforna laureati calabresi straordinari. In Calabria si sta costruendo un ecosistema delle competenze che attrae anche investimenti». La Calabria non è solo la ndrangheta, la ndrangheta – ripetiamo – «ci fa schifo ma non può essere l’alibi per nascondere le cose belle», ha rimarcato ancora il governatore della Calabria.
Al fianco di queste eccellenze però, ci sono luoghi in cui «la ‘ndrangheta ha creato un problema forse persino antropologico, ha fatto ritenere a molte famiglie calabresi che lo Stato è meno forte della criminalità organizzata e che percorsi di mobilità sociale si debbano realizzare non affidandosi allo Stato o alla scuola, ma ad altre organizzazioni che invece hanno distrutto per tanti anni il futuro della Calabria». «Allora – ha rimarcato il presidente della Regione Calabria – il protocollo di oggi è molto intelligente per arginare, insieme alle istituzioni scolastiche, fenomeni di dispersione scolastica purtroppo ancora molto presenti. Il ministro Piantedosi è il più presente e fa sentire più viva la presenza del governo sulla Calabria, che è fatta di eccellenza ma anche di luoghi in cui lo Stato ha più necessità di dimostrare ai cittadini che è più forte, e per farlo sono importanti anche le azioni come quelle che formano le coscienze, i saperi, aiutano la scuola e le famiglie, e questo protocollo rafforza quelle che possono stimolare la crescita sociale che potranno rendere, col tempo, meno necessarie le azioni di deterrenza». (c. a.)
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