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Caso Matacena, spunta un’autopsia fatta a Dubai: «Attesta la morte naturale»

Lo afferma Mauro Gilberti intervistato da Porta a Porta. Il legale del figlio: «Malato di cuore? Nessuno ce lo ha mai detto»

Pubblicato il: 24/09/2024 – 21:49
Caso Matacena, spunta un’autopsia fatta a Dubai: «Attesta la morte naturale»

Un’autopsia sul corpo di Amedeo Matacena «esiste già» e attesta che la «la causa del decesso è una causa naturale», perché la morte «è avvenuta naturalmente per insufficienza cardiaca». Mauro Gilberti, in collegamento da Dubai, a Porta a porta. La data del documento, ha specificato, è 7 febbraio 2023. Gilberti ha detto che «il consolato generale d’Italia a Dubai ha inviato l’autopsia effettuata qui a Dubai sia alla procura di Reggio Calabria, sia al ministero della Giustizia, al ministero degli Affari esteri e all’ambasciata ad Abu Dhabi». Nell’autopsia si legge che «ci sono diverse manifestazioni patologiche del cuore di Amedeo Matacena, una grave insufficienza cronica della circolazione coronarica del miocardio, e che non sono stati assunti alcol e droghe». «Quindi la procura di Reggio Calabria ha già un’autopsia, e la vuole rifare». 

Il legale del figlio: «Malato di cuore? Nessuno ce lo ha mai detto»

«Malato di cuore? Nessuno ce lo ha mai detto. Non lo sappiamo». Lo dice sempre al programma di Rai 1 l’avvocato Candido Bonaventura, legale del figlio di Amedeo Matacena, in merito all’inchiesta della Procura di Reggio Calabria sulla morte dell’ex parlamentare di Forza Italia a Dubai, in cui è indagata l’ultima moglie Maria Pia Tropepi con l’accusa di averlo avvelenato. Quanto al consenso alla cremazione, spiega l’avvocato, il figlio «ha ricevuto un messaggio audio da parte della nuova compagna di Amedeo Matacena, con il quale si chiedeva l’autorizzazione alla cremazione del padre che, diceva, aveva espresso questa volontà. Athos non aveva mai sentito il padre in vita esprimere questa volontà». Sull’ipotesi di falsificazione del testamento, il legale sottolinea che «ci sono due testamenti in questo momento in gioco: uno è quello di Dubai, l’altro è quello che fu lasciato da Amedeo prima della latitanza in Liguria. Non sono nelle condizioni di dire se uno dei due è falso e comunque le firme hanno oltre dieci anni di differenza tra loro quindi ci possono essere delle differenze». 

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