CATANZARO «La Conferenza regionale delle Donne Democratiche non può tacere su quanto accaduto nei giorni scorsi in Consiglio regionale, dove la maggioranza, calpestando prassi consolidate e termini entro cui rinnovare gli organismi democratici, ha di fatto occupato un’ulteriore presidenza di commissione, ma anche il consigliere Laghi ha agito inseguendo cariche e incarichi e scippando nei fatto la vicepresidenza della commissione Sanità ad Amalia Bruni». E’ quanto si legge in una nota della stessa Conferenza. «Nessuna di noi – prosegue la nota – nega l’impegno quotidiano di Laghi nell’attivismo a favore della sanità pubblica, che lo porta a essere frequentemente animatore di sit in davanti a sedi ospedaliere. Ciò che lascia perplesse le Donne democratiche è il suo agire in modo autoreferenziale che lo ha portato a farsi eleggere vicepresidente della commissione sanità. La carica spetta alle minoranze, di cui Laghi farebbe sicuramente parte, ma generalmente ci si confronta e si concorda in seno alla minoranza o alla maggioranza, se si è parte di essa, chi proporre. Non può certo appellarsi, lo stesso consigliere, alla sua esperienza per giustificare la conquistata nuova carica: il curriculum personale e professionale di Amalia Bruni non teme confronti in merito alle competenze in organizzazione sanitaria, ricerca scientifica e politica sanitaria. Di certo non appartiene ad Amalia Bruni alcuna “logica bulimica delle cariche”». «Come Donne Democratiche – conclude la Conferenza – rinnoviamo la nostra stima ad Amalia Bruni, che egregiamente ci rappresenta in ogni situazione e contesto ed esprimiamo profondo disappunto per come si sono svolte le procedure sperando che questa maggioranza rispetti le regole della politica e dell’etica».
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