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Consiglio regionale, ripresa “avanti adagio”. In aula il 2 ottobre, odg di routine

Oggi la Conferenza dei capigruppo. Si riprende a ritmo basso. Si temporeggia ancora per le nuove società del digitale e dell’energia

Pubblicato il: 26/09/2024 – 15:09
Consiglio regionale, ripresa “avanti adagio”. In aula il 2 ottobre, odg di routine

REGGIO CALABRIA Si riparte, avanti adagio… La Conferenza dei capigruppo convocata oggi dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso ha calendarizzato la data della prossima seduta del Consiglio regionale – la prima dopo la pausa estiva – per mercoledì 2 ottobre. Una ripresa un po’ ritardata, se si pensa che nel 2022 ci si riunì già a fine agosto e nel 2023 entro la fine settembre. Certo, ci sono anche le “attenuanti”, la prima e forse più importante l’incombenza del “tagliando” di metà legislatura per il rinnovo delle Commissioni e delle relative presidenze, che ha catalizzato e probabilmente anche qualche “scoria” politica, fibrillazioni negli schieramenti, soprattutto nella maggioranza di centrodestra, ma è un fatto che il Consiglio riparte con il freno a mano tirato per quella che è la fase che porterà alla fine della legislatura. Insomma, un ritmo e un profilo “bassino” come dimostra che l’ordine del giorno che al momento è previsto per la seduta del 2 ottobre: il bilancio consolidato del Consiglio regionale, lo statuto della Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria, il programma del Corecom e le interrogazioni ancora in coda.  

Rinvio per le nuove Agenzie

Insomma, nulla di che ma il “convento” passa questo, cioè al momento passa pochino. Non arriveranno in aula nemmeno le due riforme in cantiere da parte della maggioranza, la legge che istituisce la società regionale per la digitalizzazione, di paternità di Fratelli d’Italia, e quella che istituisce l’Agenzia regionale per l’Energia, ispirata da Azione: per entrambe si prevede un approdo simultaneo in un’altra futura seduta del Consiglio regionale, richiedendo la maggioranza dei 2/3, anche se l’Agenzia per l’Energia è ancora indietro, ferma in una Commissione perché c’è ancora da sistemare qualcosa. Sul piano politico, sia il centrodestra sia il centrosinistra si approcciano alla ripresa dei lavori consiliari con qualche tormento: la maggioranza ha dovuto “prendersi” anche la Vigilanza per far quadrare i propri conti interni, anche se resta il “vulnus” di Azione, l’opposizione ha di fatto perso un suo componente, Ferdinando Laghi, capogruppo di DeMa, che nella ridistribuzione dei ruoli nelle Commissioni è andato per conto suo litigando soprattutto con il Pd, che ormai lo considera organico alla maggioranza. (a. cant.)

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