REGGIO CALABRIA Il centrodestra prova a cambiare l’architettura istituzionale della Regione attraverso una sostanziale modifica allo Statuto. Con una proposta di legge statutaria firmata dai consiglieri Giuseppe Graziano, Giacomo Crinò, Luciana De Francesco, Michele Comito, Giuseppe Gelardi e Francesco De Nisi, la coalizione punta infatti a stabilire un “tetto” al numero di assessori esterni in Giunta, fissandone il numero massimo in due e cancellando la possibilità per il presidente di nominarne senza limiti, possibilità che venne introdotta nel 2015 dall’allora governo regionale di centrosinistra. La proposta di legge statutaria, assegnata alla Commissione Riforme per l’esame di merito e alla Bilancio per il parere finanziario rappresenta – si legge nella relazione illustrativa -«un significativo passo avanti nella razionalizzazione della struttura della Giunta regionale, comportando una riduzione delle spese e migliorando l’efficienza amministrativa».
La proposta di modifica – prosegue la relazione – «si concentra sul comma 4 dell’articolo 34 dello Statuto della Regione Calabria. Attualmente, la normativa prevede la possibilità di nominare fino a sette membri esterni nella Giunta regionale. La modifica proposta limita il numero dei membri esterni al trenta per cento dei componenti della Giunta, che si traduce in un massimo di due membri esterni, considerando una Giunta composta da otto membri totali, compreso il presidente. Uno degli aspetti più rilevanti di questa proposta – proseguono i consiglieri firmatari – è la significativa riduzione delle spese per il bilancio regionale. La limitazione del numero dei membri esterni da sette a un massimo di due comporta una diminuzione dei costi legati alle retribuzioni e ai benefit associati alle cariche di Giunta. Questa riduzione è in linea con gli obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica e di ottimizzazione delle risorse regionali. Questo è un elemento cruciale, in quanto garantisce che la riorganizzazione della Giunta non graverà ulteriormente sulle finanze della Regione Calabria. Le disposizioni della presente legge si applicheranno a partire dalla XIII legislatura, garantendo un periodo di transizione adeguato all’adattamento alle nuove norme. La clausola di neutralità finanziaria inclusa nella proposta – conclude la relazione – garantisce che queste modifiche non comportino ulteriori oneri per il bilancio regionale, rendendo la riforma sostenibile e vantaggiosa per la Regione Calabria». Secondo quanto si apprende da fonti del centrodestra la proposta di modifica dello Statuto avrebbe anche l’assenso del presidente della Regione Roberto Occhiuto e si legherebbe anche a un’altra proposta di legge, quella sull’introduzione della incompatibilità tra assessore e consigliere regionale e sull’introduzione della figura del consigliere “supplente” di cui il Corriere della Calabria ha già parlato. (a. c.)
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