REGGIO CALABRIA Torna in auge la figura del consigliere regionale “supplente”: a prevederne l’introduzione è una proposta di legge presentata in Consiglio regionale dalla maggioranza di centrodestra, proposta di legge che, integrando l’articolo 1 della legge regionale 1 del 2005, stabilisce la incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale e in pratica la sostituzione temporanea del consigliere nominato in Giunta regionale. La proposta di legge, assegnata alla prima Commissione Affari istituzionali per l’esame di merito e alla seconda Commissione Bilancio per il parere finanziario, è stata sottoscritta dai consiglieri regionali Giuseppe Graziano, Francesco De Nisi, Giacomo Crinò, Michele Comito, Filippo Mancuso, Luciana De Francesco e Giuseppe Gelardi.
«La presente proposta di legge – è scritto nella relazione illustrativa al testo – intende rafforzare l’autonomia e l’indipendenza dei consiglieri regionali rispetto al governo regionale, attraverso una chiara disciplina dell’incompatibilità tra la carica di assessore regionale e quella di consigliere regionale. Tale misura è volta a garantire una separazione netta tra le funzioni legislative e quelle esecutive, favorendo un più efficace controllo e bilanciamento dei poteri all’interno della Regione. E’ importante sottolineare che questa modifica non comporta nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale, garantendo quindi la neutralità finanziaria della sua attuazione». Nel dettaglio – prosegue la relazione – «si stabilisce l’incompatibilità tra la carica di assessore regionale e la funzione di consigliere regionale. Questo intervento mira a evitare conflitti di interesse e a garantire che i consiglieri possano svolgere il loro ruolo di controllo sull’operato della Giunta senza condizionamenti… Viene previsto che la nomina di un consigliere regionale alla carica di assessore comporti la sospensione automatica dalle funzioni di consigliere al momento dell’accettazione della nomina. Ciò assicura che il consigliere non possa esercitare contemporaneamente funzioni esecutive e legislative, evitando commistioni di ruolo. In caso di sospensione di un consigliere per nomina ad assessore, il Consiglio regionale, nella prima seduta utile successiva alla comunicazione della nomina, prenderà atto della sospensione e disporrà la temporanea sostituzione del consigliere con un supplente… Quando il consigliere sospeso cessa dalla carica di assessore, il Consiglio regionale, nella prima seduta utile successiva alla comunicazione della cessazione, revoca la supplenza e reintegra il consigliere nelle sue funzioni. Questo garantisce la continuità e la stabilità della rappresentanza consiliare». Questo in sintesi l’articolato, un articolato che verosimilmente aprirà un nuovo fronte polemico considerando quello che in passato è sempre accaduto su un tema come questo. (a. c.).
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