CROTONE Una sala d’aspetto che fa pensare ad «uno sgabuzzino dove vengono depositate le attrezzature per le pulizie». A definire «sgabuzzino per scope e detersivi» l’attuale sala d’aspetto riservata alle donne incinte, che devono sottoporsi a valutazione diabetologica, è proprio una futura mamma che ci ha contattato per denunciare la situazione che si è venuta a creare all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Crotone. Mentre parla mi gira un intervento sui social di un’altra futura mamma, che si è recata al reparto di diabetologia di Crotone per effettuare «la curva glicemica». «Eravamo un sacco di donne – scrive sui social la futura mamma – se vai a vedere la sala d’aspetto… eravamo un sacco di donne in gravidanza in un buco con quattro sedie… e le analisi della curva glicemica sono pericolose eh… dal caldo infatti una signora di Cutro stava per svenire e ha rimesso anche». Alla fine c’è stato un intervento pietoso e qualcuno è intervenuto per “garantire” la circolazione dell’area. Questo è stato possibile solo perché «hanno aperto lo stanzino dove si cambiano le infermiere».
Le donne incinte che si sottopongono ogni giorno a valutazione diabetologica al “San Giovanni di Dio” sono in media cinque. Eppure il problema potrebbe essere risolto con un po’ di buona volontà. I bene informati dicono che, proprio di fronte al reparto di diabetologia, vi sarebbe la disponibilità di locali non utilizzati, nell’ex reparto di Ortopedia e Oculistica. Evidentemente la scelta di fare ricorso a questi locali disponibili potrebbe richiedere qualche impegno organizzativo. Nulla di più, probabilmente, per garantire il benessere di donne incinte. Questa situazione negativa non si giustifica con l’efficienza organizzativa del reparto di Diabetologia, considerato da più parti una eccellenza.
Intanto è quasi passato anche il mese di settembre e non è stato messo nella disponibilità di sanitari e pazienti la nuova struttura del pronto soccorso. Da anni si annuncia la fine dei lavori e viene anche indicata la probabile data dell’inaugurazione della nuova struttura. Le probabili date sono state annunciate anche dagli ultimi commissari dell’Azienda sanitaria provinciale, Simona Carbone e Antonio Brambilla. Entrambi avevano parlato di Natale, ma sono stati smentiti dai fatti. Brambilla, in particolare, sperava di chiudere positivamente il discorso entro questo mese di settembre, ma al momento non ci sono indicazioni in tal senso. A questo punto si spera che l’apertura possa avvenire entro il prossimo Natale. La speranza è l’ultima a morire, ma in ospedale si rischia di morire disperati se si dovrà fare ancora riferimento all’attuale pronto soccorso. (redazione@corrierecal.it)
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