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Vibo, criteri «troppo stringenti» e maxi compenso: bagarre in Consiglio per il bando da 33 mila euro

Sotto accusa l’avviso per un incarico da soli 65 giorni effettivi. Compatta la minoranza: «Uno scandalo». La risposta: «Approfondiremo»

Pubblicato il: 27/09/2024 – 12:57
Vibo, criteri «troppo stringenti» e maxi compenso: bagarre in Consiglio per il bando da 33 mila euro

VIBO VALENTIA Si è svolta ieri la seduta del Consiglio comunale di Vibo Valentia. Tema delle polemiche il discusso bando emanato dal Comune per una figura «per la pubblicizzazione dei progetti finanziati con risorse del PNRR» dal maxi-compenso di 400 euro al giorno per 65 giorni complessi, per un totale di 33 mila per circa due mesi di lavoro effettivi. Un avviso pubblico, della durata di soli 7 giorni, che ha scatenato le proteste della minoranza. È stato il consigliere ed ex assessore Nico Console a chiedere la votazione dell’urgenza sull’ordine del giorno. «Urgenza dovuta al fatto che il bando scade stasera» ha aggiunto l’esponente di Insieme al Centro Maria Rosaria Nesci.

Il bando discusso

Un compenso da quasi 33 mila euro per 65 giorni totali. Ma a far infuriare la minoranza è soprattutto il «metodo» con cui è stato pubblicato il bando, come sottolinea il consigliere Console nel suo intervento. Un avviso della durata di soli 7 giorni e con criteri che appaiono particolarmente stringenti e poco attinenti alla mansione ricoperta: il nuovo “assunto” dovrà essere, per come richiesto dal Comune, laureato in Scienze della comunicazione o beni culturali, ex giornalista, ex direttore di testata ed ex dirigente di impresa. «Nessuno ha spiegato il perché di questa urgenza, in più si tratta di criteri che stringono eccessivamente il campo dei partecipanti» continua Console, che aggiunge: «Così il bando sembra quasi confezionato, Dio non voglia che chi l’ha fatto abbia avuto qualche indirizzo politico».

La bagarre in aula

«Qualcuno – continua Console – dovrebbe anche spiegarci come si fa in 65 giorni ad essere così efficienti e come mai i nostri uffici sono in difficoltà e serve questa ulteriore figura». Il consigliere di minoranza grida allo “scandalo” e invita la maggioranza ad avere un «sussulto di dignità». «Siamo convinti sia uno scandalo perché 400 euro al giorno non si spiegano. O modificate il bando o modificate l’importo». Proteste a cui si è unita anche Maria Rosaria Nesci, esponente di Insieme al Centro, che si è lamentata soprattutto del poco tempo di pubblicazione del bando. Compatta l’opposizione che ha votato a favore dell’urgenza dell’ordine del giorno e ha chiesto l’annullamento e il ritiro del bando. «Voi consiglieri di maggioranza che dite di essere diversi da chi vi ha preceduto, dimostratelo dibattendo di questo ordine del giorno».

La replica della maggioranza e del Comune

Accuse a cui hanno risposto il capogruppo del Partito Democratico Francesco Colelli e quello del M5S Silvio Pisani. Entrambi hanno votato contrari all’urgenza dell’ordine del giorno, rinviando alla discussione in commissione con l’assessore Marco Talarico e assicurato che «approfondiremo la questione». In serata è poi arrivata la precisazione del Comune sulla durata contrattuale, specificando che «non è di due mesi bensì sarà a rendicontazione e valutazione delle giornate/uomo effettivamente svolte». In più segnalano che già un avviso del genere, con importi simili, era stato pubblicato nel 2023. Polemiche che, però, sembrano solamente “rinviate”, in attesa di capire se ci sarà un passo indietro da parte del Comune o se verrà confermato il bando. (Ma.Ru.)

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