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‘Ndrangheta, la “vecchia” faida nel Vibonese: chiuse le indagini per 22 persone – NOMI

Oltre agli omicidi di Palumbo, Longo, Fortuna e Stanganello, contestato anche l’omicidio Carchedi. E spunta un nuovo pentito

Pubblicato il: 28/09/2024 – 12:02
di Giorgio Curcio
‘Ndrangheta, la “vecchia” faida nel Vibonese: chiuse le indagini per 22 persone – NOMI

CATANZARO Una faida a cui sarebbero legati tre dei quattro omicidi risolti oggi: quello di Michele Palumbo, ucciso a Vibo Marina nel 2010, di Mario Longo, vittima di un agguato a Portosalvo nel 2012 e di Davide Fortuna, raggiunto dai killer sulla spiaggia di Vibo Marina e freddato nel luglio dello stesso anno. A questi si aggiunge la lupara bianca di Massimo Stanganello, presumibilmente ucciso nel 2008 «per una relazione amorosa con la moglie del boss». Per questa inchiesta la Distrettuale antimafia di Catanzaro nelle figure dei sostituti procuratori Giuseppe Buzzelli e Antonio De Bernardo, hanno chiuso le indagini per 22 persone. Nel provvedimento, inoltre, è stato contestato un ulteriore omicidio: quello di Giuseppe Pugliese Carchedi.  

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Le contestazioni

La Dda contesta, in particolare a Salvatore Tripodi, Francesco D’Ascoli Giuseppe Comito, Marziano Renato il reato di associazione. Giuseppe Comito, in qualità di partecipe alle dirette dipendenze di Antonino Accorinti, avrebbe «contribuito all’infiltrazione mafiosa nel settore turistico alberghiero ed al controllo delle strutture sotto l’influenza di Accorinti, operando come guardiano al loro interno, favorendo gli interessi della cosca, interagendo con gli altri sodali o con esponenti di altre organizzazioni operanti in zone limitrofe e pure interessate allo sfruttamento dei villaggi turistici». In questo contesto, Salvatore Tripodi e Francesco Antonio D’Ascoli «facevano parte del locale Tripodi di Porto Salvo, originariamente costituita e promossa da Nicola Tripodi e, successivamente al suo trasferimento nel Lazio, promossa, organizzata e diretta da Salvatore Tripodi», secondo la Dda.

Indagini chiuse per:

Francesco Alessandria, cl. ‘70, di Sorianello;
Francesco Barba, cl. ‘62, di Vibo;
Rosario Battaglia, cl. ‘84, di Piscopio;
Giuseppe Comito, cl. ‘75, di Vibo (collaboratore di giustizia);
Francesco D’Ascoli, cl. ‘71, di Vibo;
Angelo David, cl. ‘83, di Piscopio;
Stefano Farfaglia, cl. ‘83, di Vibo;
Nazzareno Felice, cl. ‘61, di Piscopio;
Nicola Figliuzzi, cl. ‘90, di Soriano (collaboratore di giustizia);
Rosario Fiorillo, cl. ‘89, di Piscopio;
Michele Fiorillo, cl. ‘86, di Piscopio;
Gregorio Gasparro, cl. ‘71, di San Gregorio d’Ippona;
Pantaleone Mancuso, cl. ‘61, di Limbadi, alias “Scarpuni”;
Renato Marziano, cl. 67, di Vibo (collaboratore di Giustizia);
Giuseppe Patania, cl. ‘80, di Stefanaconi;
Salvatore Patania, cl. ‘78, di Stefanaconi;
Saverio Patania, cl. ‘76, di Stefanaconi;
Nazzareno Patania, cl. ‘73, di Stefanaconi;
Antonino Francesco Staropoli, cl. ‘76, di Vibo;
Salvatore Tripodi, cl. ‘71, di Vibo Marina;
Salvatore Vita, cl. ‘75, di Vibo Marina

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