COSENZA «Riguardo il futuro del trasporto pubblico locale nella nostra Provincia e, tutte le azioni che la curatela fallimentare sta mettendo in campo in seguito alla liquidazione dell’azienda AMACO di Cosenza, considerato pure, che ancora ad oggi non è stato chiarito se vi siano fondate ragioni, che giustifichino l’immobilismo dello stesso Consorzio COMETRA e della Regione Calabria, ci sorge il ragionevole dubbio, che la strada che si sta imboccando, vada nella direzione di una privatizzare del settore, senza neanche passare dall’espletamento delle gare ad evidenza pubblica. Chiaramente, è solo una nostra sensazione che auspichiamo venga da subito smentita, visto che nei fatti, a distanza di oltre tre settimane dall’ultima delle numerose nostre richieste di intervento, risultate vane, continuiamo ad invocare uno specifico incontro tra i soggetti coinvolti nella vicenda,, utile a mettere in chiaro, una volta per tutte, le reali intenzioni di Regione Calabria e COMETRA sul futuro del trasporto pubblico locale nella nostra Provincia e ovviamente nella Città di Cosenza». E’ quanto chiedono in una nota il segretario della FILT CGIL di Cosenza Giovanni Angotti, il Segretario Generale della Cisl di Cosenza Massimiliano Ianni e il Responsabile Dipartimento Fabio Ponte.
«A riguardo, è utile ancora una volta ricordare ed insistere sul fatto che ai sensi dell’art. 10 dello Statuto del consorzio CO.ME.TRA., la liquidazione giudiziale di A.M.A.CO. comporterebbe di per sé l’attivazione del procedimento di esclusione della Stessa dal Consorzio, per di più si aggiunge il contenuto dell’art. 7 ai commi 1 e 2 secondo cui “le quote sociali sono liberamente trasferibili solo tra soci ovvero in caso di trasferimenti effettuati da parte del socio in favore di società controllanti o controllate, di enti pubblici e/o società da questi ultimi costituite, ovvero di soggetti acquirenti l’azienda da società a totale capitale pubblico, ed in ogni caso quale conseguenza di disposizioni di legge. In caso di trasferimento di quote a terzi, lo stesso sarà subordinato all’autorizzazione da parte dell’assemblea dei soci, secondo le modalità previste per l’ammissione di nuovi soci ….”. Pertanto, rimane evidente che l’unico soggetto titolato a svolgere i servizi ex Amaco nella città di Cosenza, rimane il consorzio COMETRA, che qualora non fosse nelle condizioni di poter assolvere a tale compito, ( ipotesi quest’ultima, di cui non si comprenderebbero le ragioni) gli stessi servizi, ritornerebbero in capo alla regione Calabria, che rimarrebbe obbligata a metterli gara ad evidenza pubblica.
I nostri dubbi di una privatizzazione del settore e di conseguenza dell’ex AMACO, sono supportati anche dalle dichiarazioni fatte in una intervista di qualche giorno fa, al Presidente del C.d.A. di una nota azienda di TPL privata, che a nostro avviso, appaiono come una volontà di rilevare il ramo d’azienda ex AMACO, operazione che andrebbe chiaramente verso una privatizzazione del settore nella nostra Provincia.
Il fatto che AMACO, sia in liquidazione giudiziale, non può giustificare la privatizzazione del settore; a tal proposito occorre ricordare che in più occasioni la Regione Calabria, attraverso i suoi funzionari si è apertamente dichiarata titolare dei chilometri e dei servizi offerti da AMACO, gli stessi che stranamente, faranno parte di una vendita e/o fitto di ramo d’azienda.
Nel frattempo, la Curatela AMACO continua a svolgere il proprio lavoro e ad oggi tutte le polemiche generate sul mancato conferimento degli autobus ibridi acquistati da COMETRA per conto della Regione Calabria e destinati ad AMACO sono finite nel dimenticatoio. – Infatti, sembrerebbe che ad AMACO siano bastati 4 nuovi bus e altri 4 vecchi accantonati da AMC di Catanzaro, per completare le carenza del parco autobus e quindi soddisfare tutte le esigenze richieste dal servizio. Ma chi risulta del tutto incredibilmente dormiente è il consorzio COMETRA, che non si adopera affinché si rispettino le norme vigenti e soprattutto quelle contenute nel suo stesso statuto, (art.10 ) favorendo nei fatti, il subentro di un soggetto terzo per la gestione dei circa 2 milioni di chilometri di carattere urbani nella città di Cosenza.
Ultima nota ma non per importanza, rimane il fatto che, chi si è dimenticato di AMACO, dei suoi lavoratori e del trasporto nella Città, è anche il Comune di Cosenza, che dopo vari roboanti annunci, consigli comunali aperti e promesse varie, si è trincerata in un silenzio che risulta imbarazzante.
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