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“Un tuffo contro le pale”: sulla costa jonica il no all’eolico offshore “selvaggio”

La protesta di diversi Comuni, cittadini e associazioni «contro l’invasione di progetti di impianti in mare»

Pubblicato il: 29/09/2024 – 16:40
“Un tuffo contro le pale”: sulla costa jonica il no all’eolico offshore “selvaggio”

SQUILLACE “No all’eolico offshore selvaggio, sì alla tutela del mare e dell’ecosistema”. In centinaia oggi hanno partecipato sulla costa jonica catanzarese alla manifestazione “Un tuffo contro le pale” che si è svolta in contemporanea sulle spiagge di Squillace, Guardavalle e Cropani ma anche in altre località della Calabria – come Corigliano Rossano e Crotone – per protestare «contro l’invasione di progetti di impianti eolici in terra e in mare che rischiano di devastare definitivamente un territorio già ampiamente deturpato dalle pale di acciaio». A organizzare la protesta il “Coordinamento regionale Controvento”. Nel Catanzarese all’iniziativa hanno aderito tra gli altri, oltre a numerosi cittadini e associazioni, i Comuni di Catanzaro, Cropani, Gasperina, Guardavalle, Isca sullo Ionio, Palermiti, Petrizzi, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, Santa Caterina sullo Jonio, Satriano, Sellia Marina, Soverato, Squillace, Stalettì e Vallefiorita.

Le ragioni della protesta

A far scattare la manifestazione – hanno spiegato i rappresentanti di “Controvento” – «l’autorizzazione concessa dal ministero dell’Ambiente alla realizzazione dell’impianto eolico offshore “Enotria”, che avrebbe conseguenze a dir poco impattanti sull’intero territorio costiero del Golfo di Squillace e, naturalmente, sull’ecosistema di un’area marina molto vasta. In particolare, il progetto prevede l’installazione di 37 turbine alte oltre 300 metri con una potenza complessiva di 555 MW da Isola Capo Rizzuto a Punta Stilo, a una distanza minima di 21 km dal litorale e con l’interessamento dei comuni costieri per quel che concerne opere di connessione e i cavidotti. D’altronde sono ben 5 le richieste di impianti eolici offshore che riguardano la costa jonica calabrese così come sono ancora numerosissime le istanze di intervento che propongono l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici (su terreno agricolo) nell’entroterra». Particolarmente significativo, tra i tanti, l’intervento del sindaco di Squillace, Zofrea, che ha precisato come il suo Comune ha già «inviato delle osservazioni contrarie alla Capitaneria di porto, anche perché la situazione del golfo di Squillace è davvero preoccupante. In questo momento ci sono ben 6 richieste di autorizzazione per altrettanti parchi eolici off-shore. Se questi progetti venissero tutti approvati il nostro mare sarebbe completamente circondato da turbine eoliche. Noi non siamo contrari alla produzione di energia rinnovabile perché ne conosciamo l’importanza per il futuro, però non possiamo permettere che la Calabria sia sfruttata in questo modo senza una programmazione adeguata, con danni irreparabili per il nostro territorio e la nostra economia turistica». (a.c.)

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