COSENZA Chiuse le indagini da parte della Dda di Catanzaro sulla scoperta di un narco-laboratorio a conduzione cinese. I tre, coinvolti nel blitz Yizhang Shi, Yinfang Tan e Wei Wang, hanno raccontato di aver risposto ad un annuncio di lavoro, e di essersi poi ritrovati in quel capannone nella zona industriale di Castrovillari a partecipare alla lavorazione e produzione della droga. L’indagine – coordinata dal questore di Cosenza Giuseppe Cannizzaro e dai poliziotti del Commissariato di Corigliano Rossano, diretti dall’allora vicequestore Giuseppe Zanfini, insieme agli agenti della squadra mobile diretti dal vicequestore Gabriele Presti – in poco meno di sei mesi ha smantellato un complesso traffico di droga tra la Calabria e l’Olanda. La marijuana veniva coltivata all’interno di capannoni in disuso dislocati in vari comuni della Calabria. In totale è stata sequestrata più di una tonnellata di marijuana.
In particolare, secondo quanto ricostruito gli indagati avrebbero curato, realizzato e mantenuto una serra all’interno di un capannone, ubicato in contrada Serre delle Ciavole, nella zona industriale di Castrovillari, «reclutando e gestendo la manovalanza per la coltivazione dello stupefacente all’interno dell’impianto, assicurando loro il necessario supporto logistico e il vitto, e fornendo le attrezzature necessarie per realizzare la coltivazione; organizzavano, il confezionavano e la spedivano in Olanda i pacchi contenenti la sostanza stupefacente». In totale, le forze dell’ordine hanno portato a termine cinque maxi sequestri, rinvenendo una tonnellata di marijuana e scoprendo cinque capannoni industriali trasformati in centrali della droga. (f.b.)
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