CATANZARO Torna a Catanzaro la passeggiata in rosa, il corteo sul lungomare catanzarese dedicato alla prevenzione contro il tumore al seno delle donne. Si terrà il 6 ottobre alle 10:30 e partirà dalla zona porto di Catanzaro Lido per ricordare che «curarsi in Calabria si può» anche grazie a strutture come la Breast Unit nell’Azienda ospedaliera Dulbecco e guidata dal dottore Franco Abbonante. «Trecento donne – si legge – trecento speranze, trecento fiori rosa nel giardino in cui mani e cuori amorevoli coltivano vite perché restino piene, per restituirle intatte, più forti, più appassionate e appassionanti a chi le ama, a loro che si amano. Trecento esempi di quello che si è fatto, di quello che si fa. Trecento sfide perché i numeri, le esperienze, le risoluzioni crescano esponenzialmente, per quanto si potrebbe fare, per quanto dobbiamo aiutare che si faccia. Ed è retorica, enfasi, ma è pure poesia, perché in tutto ci deve essere poesia e anima, soprattutto nella sofferenza, in maggior modo nella malattia, negli inciampi della vita in cui la natura femminile incappa nella sua parte più delicata, simbolica. Franco Abbonante è un giardiniere magnifico, magnifiche e magnifici sono tutte e tutti quelli che insieme a lui coltivano speranze rendendole promesse mantenute. Parliamo di ospedali, parliamo della Breast Unit dell’Azienda ospedaliera-universitaria Dulbecco di Catanzaro. Parliamo di cancro al seno.
«Il carcinoma mammario, il male più diffuso fra le donne occidentali, principale causa di morte per loro. Una malattia sempre più rimediabile: evitabile e curabile. A Catanzaro c’è un centro d’eccellenza ormai ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica continentale. Un centro di cura a cui sempre più donne calabresi ricorrono con successo. Trecento è il numero delle pazienti che verranno curate entro il 2024. Trecento donne e migliaia di loro affetti che non sono e non saranno costretti ad aggiungere al tormento della malattia i disagi del viaggio, gli esborsi, le solitudini. Vicine a chi li ama, a mura conosciute a facce e strade familiari. La Breast Unit si concepisce come un percorso che segue la paziente dal protocollo d’indagine per la diagnosi precoce, agli approfondimenti, all’intervento, alla riabilitazione post operatoria fisica e psicologica, ai controlli periodici, alla gestione del rischio ereditario. Solo così funziona: un percorso rosa che costruisce una rete oncologica di supporto alla paziente in tutte le fasi, i momenti, della malattia attraverso varie figure specialistiche, dalla radiologa, alla chirurga, dalla patologa all’oncologo, al radioterapista, al supervisore di ogni fase. Curarsi in Calabria non solo è possibile, si è fatto, si fa, Abbonante e la sua squadra lo dimostrano. Lanciano una sfida affinché le Breast Unit si moltiplichino, si attivino in tutte le province calabresi. Una sfida per la vita che dobbiamo sostenere in ogni modo. Pezzo a pezzo dobbiamo costruire un giardino intero che è tutt’altro che all’anno zero. Altri giardini e altre giardiniere. La passeggiata del 6 ottobre sul Lungomare di Catanzaro Lido, ore 10,30 zona porto, non sarà una sgambata futile, deve essere uno stringersi forte attorno a chi ci cura, intorno a chi si cura, con chi amiamo e con chi ci ama, perché davvero tanto si è fatto ma dobbiamo pretendere che tutto si faccia, per chi soffre e per chi cura, per noi».
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