COSENZA «Voglio solo dire che sono innocente, lo giuro davanti a Dio. Dio è l’unico testimone che purtroppo non posso avere al mio fianco». Proprio in chiusura di processo, nel giorno delle repliche e delle controrepliche della procura di Castrovillari e degli avvocati di parte, Isabella Internò, unica imputata nel processo Bergamini per omicidio volontario in concorso con ignoti, ha parlato. Una dichiarazione spontanea, brevissima, in cui si è detta innocente affidando il giudizio della corte nelle mani di Dio. Subito dopo la corte presieduta da Paola Lucente ha lasciato l’aula per riunirsi in camera in consiglio. In giornata è attesa la sentenza di primo grado sulla morte dell’ex calciatore del Cosenza, morto a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. (f.v.)
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