LAMEZIA TERME «Da Arena, Mongiana, Limbadi, per Soveria Mannelli, da Taverna fino a Mormanno il sentiero lungo, avvincente, suggestivo che il Pd Calabria ha saputo percorrere per giungere agli Stati Generali della Montagna e delle Aree Interne della Calabria. Non era facile; era una scommessa difficile, nuova, rischiosa. Ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo, senza paura, senza tentennamenti, sapendo che dovevamo osare. Ora, siamo qui. A Mormanno. Nel cuore del Parco nazionale del Pollino, dove il cielo lo tocchi con un dito e dove tutto ciò che ti circonda “urla” la bellezza della nostra Terra, dei suoi antichi e nuovi drammi, delle sue antiche e nuove povertà, delle sue potenzialità ancora lì, da prendere, raccogliere, su cui scommettere per tentare la strada della resilienza, di quel riscatto che sembra sfuggirci sempre, anche quando siamo ad un passo da lui». Lo afferma Pasqualino Mancuso, responsabile aree interne del Pd della Calabria, introduce il tema al centro degli Stati generali di Mormanno, l’11 e 12 ottobre, con Elly Schlein. «Il Pd della Calabria e delle altre Regioni del Mezzogiorno – spiega Mancuso – sarà tutto lì, ad accogliere Elly Schlein che sorprese tutti noi quando, nella direzione nazionale di luglio, annuncia la “svolta” del Partito sulle aree interne e noi, Nicola Irto in testa, a guardarci ed a dirci senza parlare, con quasi incredulità, che eravamo arrivati poco prima su quella scelta, individuando quel tema come strategico sui contenuti prioritari della Conferenza programmatica ed indicandone la sede, la splendida Soveria Mannelli, come simbolo di quella scommessa e di quel riscatto insieme».
Mancuso quindi aggiunge: «L’agenda è fittissima: rilanciare a tutto tondo sulla Strategia nazionale Aree Interne velocizzandone la spesa, irrisoria ancora in Calabria, riguadagnare investimenti sulla Strategia regionale delle Aree Interne e brillantezza nella individuazione degli obiettivi, spingere per rafforzare, con più fondi, le green communities e le comunità energetiche rinnovabili, riprendere con vigore la filiera del legno, l’agricoltura biologica da supportare meglio e di più, il ricambio dei giovani alla guida delle aziende agricole nelle campagne, far incrociare turismo con le montagne e le aree interne, spingere in avanti le infrastrutture della mobilità e della Sanità di prossimità a cominciare dalla telemedicina, incardinare i Gal a processi virtuosi che partano dalla concertazione dal basso, l’enogastronomia da sostenere, la sentieristica dei cammini, l’avvincente scommessa dei percorsi esperienziali, di quelli religiosi, il mondo dell’istruzione da proteggere senza se e senza ma, la connettività delle Reti, i servizi essenziali come quello Postale, il contrasto al dissesto idrogeologico. Spingere con forza e coraggio sulle Unioni e fusioni dei Comuni montani e delle aree interne per un assetto istituzionale più efficace, duttile, con capacità concretizzante, rompendo campanilismi ormai insensati ed obsoleti, nel mentre avanza inesorabile l’inverno demografico che rischia di rendere vano ogni tentativo di invertire la tendenza. Il tempo, anche in questo caso, si è fatto breve: il Pd è pronto, non da ora, al confronto di merito su tutte le problematiche sul tappeto ed il suo gruppo, nel Consiglio regionale della Calabria è lì, pronto, non da ora, al confronto ed a formulare proposte di merito, migliorative e non demolitive, a cominciare dalla proposta di legge Mancuso-Gallo sulle Unioni dei Comuni montani. Nei giorni scorsi Uncem Calabria ed Uncem Nazionale hanno opportunamente alzato la loro voce per richiamare i decisori regionali a scelte concrete, chiare e su temi avvertiti; noi aggiungiamo la nostra voce, quella di un Partito che ha scelto una strada avvincente, una sfida grande che richiede forza e determinazione e che non può vivere di tempi morti e di incertezze. La Calabria – spiega il dirigente del Pd calabrese – è montagna ed aree interne, conosce asprezze e promesse non mantenute, sa giudicare per quello che vede e per quello che concretamente si realizza e non concede il consenso a chi, dimentico, le volta le spalle e rimuove responsabilità e doveri. Non siamo soli; sul nostro cammino abbiamo ritrovato i Vescovi del Mezzogiorno, il Papa, il Presidente Mattarella, La Conferenza Episcopale Italiana, la migliore intellighenzia nazionale a cominciare dal “progetto collettivo” Riabitare l’Italia, le tante Fondazioni che nel Paese – conclude Mancuso – si battono per una nuova dimensione delle montagne e delle aree interne del Paese, coraggiosi imprenditori locali e amministratori locali che difendono le loro comunità con coraggio e dedizione. Noi, in Calabria, siamo fortunati; a raccontarci ed a raccontare del destino dei “restanti” un intellettuale unico e straordinario, Vito Teti. A Mormanno, ci sarà anche lui».
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