BERGAMO Sul pratone di Pontida al via la tradizionale kermesse della Lega. Sul palco da 50 metri trionfa lo slogan “Non è un reato difendere i confini”, accanto all’hashtag “IostoconSalvini”. Sul perimetro del pratone molti gli stand regionali e altri adibiti alla vendita di gadget, tra cui le magliette con il volto di Matteo Salvini, “Colpevole di aver difeso l’Italia”, “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino” o anche “Io sto con Salvini”. In vendita anche il libro del leader della Lega “Controvento”, e quello di Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario”. Ancora, un gazebo per la raccolta firme in solidarietà a Matteo Salvini in merito al processo Open Arms. Da poco inoltre è arrivata una delegazione di giovani leghisti dal Lazio e una dalla Calabria, la quale ha intonato il coro “Calabria libera”. Definita anche scaletta degli interventi dal palco di Pontida. Di certo, a chiudere l’evento, sarà come di solito il segretario della Lega, Matteo Salvini. Prima di lui interventi dei ministri della Lega, Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Giuseppe Valditara, Alessandra Locatelli; i governatori, Massimiliano Fedriga, Luca Zaia, Attilio Fontana e Donatella Tesei; e i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Il premier ungherese Viktor Orban è l’ospite più atteso, assieme alla nuova star ‘”indipendente” del Carroccio, Roberto Vannacci, il generale che dopo aver radunato i suoi nelle scorse settimane a Viterbo, a Pontida cerca la benedizione anche della vecchia guardia leghista ed è stato accolto da un bagno di selfie, riportano le agenzie.
In gran parte degli interventi la difesa dell’autonomia differenziata. Il “padre” della riforma Roberto Calderoli ha sostenuto: “Capisco l’atteggiamento delle opposizioni: sono sempre unite quando si tratta di dire no a qualcosa e fanno il campo largo, quando devono proporre qualcosa fanno il camposanto. Capisco meno qualche alleato che ogni giorno dice ‘bisogna riflettere bisogna aspettare la definizione dei Lep. Io – ha spiegato – ho tre stelle polari: la prima è la costituzione, la seconda è che è una legge che abbiamo votato tutti come maggioranza, anche quelli che oggi fanno i distinguo, e terzo il programma elettorale. Il programma elettorale aveva l’autonomia differenziata, se non l’abbiamo tradiamo il voto per cui ci hanno mandato al governo”. A sostegno dell’autonomia differenziata ovviamente i governatori della Lombardia Fontana, del Veneto Zaia e del Friuli Fedriga. “L’autonomia, dopo 30 anni di battaglie, è realtà e legge dello Stato e indietro non si torna” dirà a sua vola il segretario della Lega, Matteo Salvini appena salito sul palco di Pontida.
“Noi non possiamo volgere le nostre spalle a Bruxelles”. Lo ha affermato il premier ungherese Viktor Orban dal palco di Pontida. “Se noi cediamo tutto a Bruxelles, Bruxelles farà cadere tutti i governi nazionali dei Patrioti – ha aggiunto -. Non dobbiamo uscire da Bruxelles ma entrare con forza, deve essere occupata, tolta ai burocrati e ridata alla gente europea”.
Il tradizionale raduno della Lega a Pontida vede una partecipazione importante della delegazione calabrese guidata dal Commissario Rossano Sasso in prima linea. Al centro dell’evento il tema forte e chiaro: “Non è reato difendere i confini”. Un messaggio che suona come un grido di battaglia a sostegno di Matteo Salvini, attualmente sotto processo per il caso Open Arms: “Siamo qui – sostiene Sasso – non solo per sostenere il nostro leader, ma per riaffermare un principio fondamentale: difendere i confini della nostra nazione non è un crimine, ma un atto di responsabilità verso il popolo italiano. Oggi siamo qui per dire che la Calabria è al fianco di Matteo Salvini, perché la sua battaglia per la sicurezza e la sovranità dell’Italia è anche la nostra battaglia”. Sasso parla del futuro delle infrastrutture italiane, sottolineando l’importanza di grandi progetti strategici per il Paese: “La costruzione del Ponte sullo Stretto è un’opera fondamentale per rilanciare il Sud e rafforzare il collegamento tra la Calabria e la Sicilia. È un sogno che diventerà realtà, non solo per i calabresi ma per tutti gli italiani, perché renderà il nostro sistema infrastrutturale più moderno e competitivo. Il futuro del nostro Paese dipende dal coraggio di prendere decisioni difficili e dall’unità nel difendere ciò che è giusto. Salvini ha dimostrato di avere questo coraggio, e oggi noi siamo qui per rafforzare la nostra determinazione. La Calabria, con la sua storia e la sua fierezza, è e sarà sempre al suo fianco.” Secondo Sasso “la Lega non arretrerà. Siamo qui per costruire un futuro sicuro per i nostri figli, un futuro in cui l’Italia sarà sovrana, rispettata e forte. Questo è il nostro impegno e non tradiremo mai i nostri valori”.
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