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Digitale, Pietropaolo lancia la “ReDigit Spa”: «Così colmiamo un vuoto di 30 anni»

Il vicepresidente illustra la mission della futura società in house della Regione, in via di approvazione in Consiglio. Allo studio anche un’Academy

Pubblicato il: 07/10/2024 – 13:20
Digitale, Pietropaolo lancia la “ReDigit Spa”: «Così colmiamo un vuoto di 30 anni»

CATANZARO La “ReDigit”, la futura società in house della Regione per il digitale, «è un progetto molto importante perché colma un vuoto di almeno 30 anni in Calabria». Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale Filippo Pietropaolo, titolare della delega alla transizione digitale, presentando una giornata di sensibilizzazione sul tema in Cittadella: la proposta di legge che istituisce la “ReDigit” Spa, promossa da Fratelli d’Italia, a breve approderà in Consiglio regionale.

La società del digitale

«La Regione oggi – ha esordito Pietropaolo – ha organizzato una giornata di formazione e informazione per i responsabili della transizione digitale dei Comuni. Questo progetto si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative che stiamo realizzando per i Comuni calabresi, che autonomamente hanno fatto accesso a fondi del Dipartimento nazionale della Transizione digitale con il quale noi siamo in continuo e quotidiano contatto. Quindi quello che facciamo noi è supportare l’azione del Dipartimento nazionale della Presidenza del Consiglio che fornisce contributi per l’acquisto e lo sviluppo di applicativi con la formazione del personale che va indirizzato a questi applicativi. Inoltre il responsabile della transizione digitale è una figura prevista per legge e tutti i Comuni devono averlo. Noi stiamo incentivando la creazione di questa figura all’interno anche dei piccoli Comuni di tutte le iniziative che il paese intero sta portando avanti in tutte le sue forme: il governo, le agenzie nazionali della sicurezza, Agenda digitale, il Dipartimento nazionale. Noi come Regione – ha spiegato il vicepresidente della Giunta – completeremo questo circuito, questo ambito una volta realizzata la società in house del digitale, che manca in Calabria: siamo una delle pochissime regioni che non ce l’ha. La società del digitale verrà approfondita e approvata – spero – nel prossimo Consiglio regionale in maniera tale che possa essere un patrimonio della Regione per il presente e per il futuro. E’ un progetto molto importante perché colma un vuoto di almeno 30 anni in Calabria. L’ambito dell’innovazione, del digitale – ha proseguito Pietropaolo – è un ambito che corre e quindi noi dobbiamo correre per colmare questo vuoto. È necessario creare una struttura autonoma di proprietà della Regione che possa dialogare molto efficacemente e con i tempi adeguati all’ambito di cui stiamo parlando – il digitale e l’innovazione – con tutti i soggetti della pubblica amministrazione locale e nazionale ma anche con le imprese per favorire sempre di più servizi più efficienti e progresso per i cittadini e le stesse imprese».

L’incontro in Cittadella con il vicepresidente Pietropaolo

La Academy

Pietropaolo ha quindi annunciato che «il progetto prevede, nell’ambito della costituzione della società del digitale, anche la creazione di una Academy del Digitale, che sarà il secondo passo dopo la realizzazione della società in house e sarà importantissima. Noi abbiamo in Calabria moltissimi ragazzi che, sulla base anche dei percorsi di studi che hanno svolto e senza per forza parlare di laureati, hanno la predisposizione naturale a lavorare nell’ambito dell’innovazione e del digitale. Creare una Academy con il sostegno della Regione principalmente, ma anche delle piccole e medie imprese e anche delle grandi imprese che si localizzano in Calabria significa consentire a questi ragazzi di fare un percorso di studi che consente loro di avere certificazioni spendibili in Calabria ma anche nel resto d’Italia e fuori Italia».  

Cybersecurity

Un ultimo passaggio da parte di Pietropaolo ha riguardato il tema della cybersicurezza: «E’ un lavoro che stiamo facendo. Il Dipartimento della Transizione Digitale della Regione ha vinto quattro gare del Pnrr che riguardano tutte e quattro iniziative di cyber security. L’ultima è un’iniziativa che riguarda la creazione di una specie di “control room” che consente di individuare in tempo reale gli attacchi che arrivano anche al nostro data center. E’ in fase finale di realizzazione alla Regione un datacenter di ultima generazione che utilizzeremo per i servizi interni della regione ma anche verso l’esterno, verso tutta la pubblica amministrazione locale attraverso la società del digitale e anche attraverso la Academy. È un circuito virtuoso che – ha rimarcato il vicepresidente della Giunta regionale – vogliamo mettere in piedi: la cybersecurity è uno degli elementi che va tenuto di più in considerazione visto oggi gli attacchi che ci sono quotidiani, migliaia di attacchi. A Bologna ho visitato il supercalcolatore di Cineca, uno dei consorzi italiani più grandi. Quindi un tema talmente all’avanguardia e anche noi ci stiamo attrezzando». (a. c.)

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