Un «progetto che l’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio aveva fortemente voluto, con l’appoggio convinto della Regione Calabria, degli Industriali, di tutto il fronte Sindacale e anche della società civile, ad eccezione di un’Associazione locale che porta avanti concezioni fuori dal tempo»: è un passaggio della dichiarazione del presidente Andrea Agostinelli a seguito alla decisione della società Baker Hughes di rinunciare al progetto industriale e all’insediamento produttivo nel porto di Corigliano Rossano (leggi la notizia).
«Al di là di un incomprensibile e ingiustificato formalismo procedurale, la verità – secondo Agostinelli – è che la Giunta Comunale ha dimostrato, nei fatti, che non voleva l’insediamento industriale in un porto deserto da 40 anni, condannandolo ad altri 100 anni di solitudine. Hanno detto no ad un’imperdibile occasione di sviluppo nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Hanno detto no a 200 posti di lavoro e a 200 giovani che da domani prenderanno la via del Nord per cercare la propria occupazione. Chi non ha voluto che questo progetto si insediasse nel porto di Corigliano Calabro si goda questa tragica vittoria!».
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