FIRENZE Baker Hughes – azienda di tecnologia al servizio dell’energia e dell’industria che in Italia opera principalmente attraverso la società Nuovo Pignone – rende noto di aver formalmente provveduto a presentare all’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio la rinuncia al rilascio della concessione per la costruzione di un sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano. L’incertezza legata ai tempi di sviluppo – rallentati da un ricorso dell’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano – e quindi il venire meno delle condizioni temporali necessarie per realizzare il progetto come inizialmente concepito, inclusa la concentrazione di tutte le attività in un’unica area idonea ad ospitarle, cioè la banchina, sono alla base di questa decisione difficile ma purtroppo inevitabile.
Baker Hughes l’ha assunta «con grande rammarico, nonostante le risorse impiegate e il grande impegno dedicato nel corso dell’ultimo anno e mezzo al confronto e all’ascolto degli attori del territorio: Istituzioni, parti sociali, società civile. A fronte di questa mancata espansione in Calabria, e per poter rispondere alle esigenze dei clienti nei tempi appropriati, Baker Hughes sta valutando soluzioni interne di medio termine per garantire la continuità del proprio business».
L’azienda conferma gli investimenti annunciati previsti nel proprio stabilimento di Vibo Valentia, che consentiranno di potenziare la capacità produttiva e realizzare nuove infrastrutture, a testimonianza del ruolo della Calabria nelle strategie aziendali e nella filiera globale di Baker Hughes. L’azienda «riconosce e apprezza l’impegno, la disponibilità e la collaborazione offerte al progetto nelle numerose e frequenti interazioni da parte di Regione Calabria, Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ZES, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Confindustria, Organizzazioni Sindacali e quanti altri siano stati coinvolti nel percorso».
Baker Hughes è un’azienda di tecnologia al servizio dell’energia che fornisce soluzioni per i clienti dell’energia e dell’industria in tutto il mondo. Costruiti su un secolo di esperienza e con attività in oltre 120 paesi, le nostre tecnologie e servizi innovativi stanno portando avanti l’energia, rendendola più sicura, più pulita e più efficiente per le persone e per il pianeta.
Il sito Baker Hughes di Vibo è un centro di eccellenza per la saldatura e la progettazione e la costruzione di scambiatori ad aria per diverse applicazioni nel settore dell’energia, nonché per l’assemblaggio di centraline e la fabbricazione e lavorazione meccanica di grossi componenti statori di materiale pregiato per compressori e turbine a gas. Il piano di espansione annunciato oggi fa seguito ad altri investimenti e iniziative che hanno interessato il sito vibonese, tra cui l’inaugurazione, nel 2022, di una nuova linea produttiva per l’applicazione di processi avanzati di saldatura automatizzata e di lavorazioni meccaniche ad elevato livello tecnologico per la realizzazione di componenti strutturali per turbine a gas di dimensioni medio-piccole e per turbine a gas di derivazione aereonautica, e la creazione della Welding Academy, un programma realizzato in collaborazione con Adecco che ha permesso la formazione e l’assunzione di 6 operatrici di produzione specializzate in saldatura.
“Gent. Pres. Occhiuto,
le scrivo per informarla che Baker Hughes – Nuovo Pignone, dopo attenta valutazione, prendendo atto che sono venute a mancare le condizioni per poter proseguire, ha preso la decisione di ritirarsi dal progetto di investimento relativo al nuovo insediamento industriale sul Porto di Corigliano Rossano (CS). Come lei ben sa, avevamo iniziato conversazioni e valutazioni congiunte con Regione Calabria anche molti mesi prima di annunciare, a ottobre 2023, l’investimento di circa 60 milioni di euro nel territorio regionale, principalmente allocati presso il porto di Corigliano Rossano, per la realizzazione di strutture metalliche e per l’assemblaggio di moduli industriali (configurazioni ottimizzate di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica) da esportare in tutto il mondo, dove tali moduli sono installati presso gli impianti delle aziende clienti di Baker Hughes.
La scelta era caduta sul porto di Corigliano Rossano per la combinazione di diversi fattori, tra cui la posizione strategica, la dimensione della superficie disponibile e l’elevato pescaggio dei fondali. Tale progetto rappresentava per l’azienda un importante investimento in termini economici, per lo sviluppo del proprio business e anche per lo sviluppo del territorio calabrese, in cui Nuovo Pignone opera dagli anni ’60 con lo stabilimento di Vibo Valentia. Nuovo Pignone International S.r.l. con socio unico (Registro Imprese di Firenze, Codice Fiscale 04880930484, Gruppo IVA 06872660482) Capitale Sociale € 112.004.940,84 i.v. – Società soggetta a direzione e coordinamento di Baker Hughes Company L’investimento a Corigliano avrebbe avuto infatti, a parere di Baker Hughes e come più volte condiviso con Regione Calabria, importanti ricadute sul territorio, presentando in prospettiva rilevanti opportunità di crescita. Per tutti questi motivi, è davvero con grande rammarico che l’azienda ha preso la difficile decisione di non procedere con l’investimento, nonostante il grande impegno dedicato al tema, a causa dell’impossibilità di realizzarlo così come concepito e come rispondente alle necessità del mercato energetico e produttive di Baker Hughes.
Purtroppo, la pianificazione prevista ha subito forti rallentamenti a causa all’atto formale di ricorso che è stato notificato alla nostra azienda e ad altri enti lo scorso giugno e ci costringe oggi a prendere atto che non sussistono più le condizioni temporali per realizzare il progetto. Non sussistono neppure, inoltre, i tempi e le condizioni tecniche ed economiche per poter realizzare il progetto con le varianti richieste dal territorio, che sono state attentamente analizzate. L’azienda sta valutando delle soluzioni e delle modalità di attivare alternative in modo da continuare a salvaguardare e a sviluppare il ruolo di attore di primo piano a livello mondiale nel settore energetico, come la sua lunga storia dimostra. Riconosciamo ed apprezziamo l’impegno, la disponibilità e la collaborazione che Regione Calabria ha offerto al progetto nelle numerose e frequenti interazioni in merito: siamo certi che la collaborazione possa continuare, perché il ritiro dal suddetto progetto, ci preme sottolinearlo, non pregiudica in alcun modo il nostro impegno per il territorio e la volontà di continuare a contribuire alla crescita della Calabria. Resto a disposizione per ogni informazione e necessità di approfondimento.
La ringrazio per l’attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti”.
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