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PRONTI ALLA MOBILITAZIONE

Accise, autotrasportatori sul piede di guerra

L’autunno caldo dei camionisti, non si esclude uno stop. ‘Salvini chiarisca le reali intenzioni del governo

Pubblicato il: 09/10/2024 – 7:13
Accise, autotrasportatori sul piede di guerra

ROMA L’ipotesi di mettere mano alle accise sul gasolio manda in fibrillazione gli autotrasportatori, che minacciano ufficialmente lo stop, e le associazioni dei consumatori che mettono in guardia dai rialzi dei prezzi che peserebbero anche sui consumi. «E’ iniziato l’autunno caldo dell’autotrasporto italiano”, afferma il coordinamento unitario delle associazioni nazionali Unatras che, in rappresentanza della quasi totalità della categoria, chiede “a gran voce al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di chiarire quali siano le reali intenzioni del governo, sul delicatissimo tema delle accise sul gasolio per autotrazione».
Le associazioni sono contrarie a misure “che penalizzino una categoria già gravata da insostenibili costi di gestione” e annunciano “la convocazione degli organi esecutivi” per decidere come tutelare il comparto, “non escludendo la proclamazione del fermo generale dei servizi”. Gli autotrasportatori sono preoccupati dal silenzio del governo. «Le uniche notizie sul tema si apprendono dalle fonti stampa e non vi è stata alcuna condivisione delle informazioni con le principali rappresentanze del settore» che in questi giorni raccolgono l’agitazione delle imprese sui territori per le ipotesi di aumenti dei costi, lamenta Unatras. A nulla è servita la precisazione del Mef secondo cui non ci sarà un aumento delle accise ma un meccanismo di allineamento tra quelle sul gasolio e quelle sulla benzina. Anzi, le precisazioni “invece di tranquillizzare, hanno creato un allarme ancora maggiore”, spiega Claudio Donati, segretario generale di Assotir. L’Unione nazionale consumatori fa i conti: «Se l’accisa del gasolio salisse da 61,74 cent a 72,84 cent al litro, ossia pari a quella della benzina, il prezzo del diesel, considerando anche l’Iva, salirebbe di quasi 14 cent al litro (13,542), con un rincaro pari a 6 euro e 77 cent per un pieno da 50 litri». Per questo anche le associazioni dei consumatori alzano la voce: Assoutenti condivide le preoccupazioni dell’autotrasporto ma è contraria “a qualsiasi sciopero a danno dei cittadini”. Per il Codacons “si rischia di creare danni su danni ai consumatori, provocando aumenti dei listini in tutti i settori e deprimendo i consumi”.

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