COSENZA Le polemiche si sgonfiano, o meglio latitano causa assenza della minoranza di centrodestra in aula, e passa il progetto dell’hotel 5 stelle superior a Vaglio Lise. Al termine di una seduta più breve del previsto, l’amministrazione Caruso incassa un risultato (anche) politico che dà il via a una piccola rivoluzione urbanistica nel popoloso quartiere della periferia bruzia.
Secondo e terzo punto all’odg erano il complesso edilizio in località Muoio Piccolo – composto da due fabbricati bifamiliari (piano particolareggiato del 2003, scaduto da 21 anni) – e il progetto, risalente al 2007, che prevede la realizzazione di un hotel a via Popilia.
L’assessore Pina Incarnato espone il progetto ma non si tira indietro dall’agone più prettamente politico: «Sono stupita da tanto clamore, i piani di cui parliamo seguono il dettato normativo regionale e nazionale. Il luogo deputato a queste scelte di programmazione territoriale è il Consiglio comunale, non si imponeva un atto di giunta ma un passaggio qui in Consiglio per un indirizzo politico: è il modus operandi di questa amministrazione. Il privato – ha aggiunto – ha un ruolo nella rigenerazione urbana ma, governato dalla parte pubblica, partecipa e non specula, facendo soltanto profitto. In passato il Comune incassava gli oneri di urbanizzazione ma senza assicurare che ci fossero i servizi, strada, illuminazione o fogne…».
La convenzione proposta dal privato per Muoio prevede l’ampliamento della strada di accesso e realizzerà i marciapiedi e la pubblica illuminazione, facendosi carico delle spese senza chiedere al comune di scomputare gli oneri; a via Popilia il volume sarà concentrato in un solo edificio anziché due, permettendo di aumentare l’area verde di circa 308 mq attrezzata, i volumi possibili sono 20.205 mq, quelli dichiarati 18mila. «Questo è un segnale chiaro di sollecitazione dell’amministrazione a investire nelle periferie, senza guardare né a imprenditore né a progettista ma alla qualità e sostenibilità dell’intervento. Non è stato semplice scardinare le abitudini di chi ci ha preceduto, siamo orgogliosi del metodo che abbiamo impostato», ha concluso Incarnato.
Il consigliere Aldo Trecroci (gruppo Democrazia e Partecipazione) ha ricordato il passaggio nell’ultima commissione comunale Urbanistica sulla clausola dell’utilizzo di 10 anni per l’hotel di via Popilia, «un vincolo non troppo forte che permetta ai privati di verificare la sostenibilità dell’investimento».
Per Giuseppe Ciacco (Franz Caruso sindaco) si conferma il «mantra delle periferie, da San Vito a Serra Spiga» grazie a un virtuoso «partenariato tra parte pubblica e privata senza che il comune esborsi un euro, avendone al contrario soltanto vantaggi in termini di turismo, lavoro e qualità della vita».
Il primo cittadino prende la parola subito dopo: « Mi dispiace che in aula non ci sia la minoranza – dice Franz Caruso –, mi chiedo perché in dieci anni di amministrazione il centrodestra non ha realizzato tutti i progetti di recupero delle periferie? Noi lo facciamo con gli interventi di decoro urbano su via Popilia, grazie all’assessore De Cicco e al consigliere Gigliotti: con il nuovo hotel 5 stelle superior vogliamo recuperare e non consumare suolo. L’idea del nuovo ospedale hub a Vaglio Lise aveva anche quella finalità, a prescindere dall’ubicazione in un luogo nodale delle infrastrutture. Il presidente Occhiuto ha bloccato questa idea di sviluppo, mi faccia cambiare idea che è più utile fare il policlinico all’Unical. Io non demordo». Il mutuo Invitalia per 21 milioni ha già il vincolo di destinazione di dieci anni, ha specificato il sindaco rispondendo a Trecroci. «Da Rende gli albergatori mi dicono che hanno le strutture piene ma i loro ospiti chiedono le cartine di Cosenza, dove i B&b ormai non bastano più» ha concluso. In città ci sono allo stato circa 250 camere di albergo, B&b compresi, per un totale di meno di 900 posti letto (a Rende più del doppio: oltre 2000).
Per Giuseppe Mazzuca «gli assenti hanno sempre torto» ma stavolta dimostrano che «le polemiche sollevate nel corso dell’ultima seduta sulla richiesta di rinvio erano strumentali»: «Io i numeri li ho sempre – ha attaccato il presidente del Consiglio –, invito l’opposizione a non darne». Sulle stesse posizioni il consigliere di maggioranza Francesco Turco, mentre Caterina Savastano difende le ragioni di chi ha chiesto più tempo sulla pratica Vaglio Lise «per arrivare a una votazione documentata e ponderata, secondo coscienza e per il bene della città» («La sua è la posizione giusta – ha chiosato Mazzuca – gli altri hanno fatto melina»).
La pratica sull’hotel passa all’unanimità; approvata anche la pratica Muoio. In apertura di seduta passa l’emendamento della maggioranza (illustrato dalla stessa Savastano) sulle strutture non sportive presso parchi e giardini comunali: escluse le assegnazioni di attrezzature e impianti sportivi in concessione onerosa (sostituzione al punto 4).
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