Il Tar Calabria (prima sezione) ha fissato l’udienza per il prossimo 16 ottobre 2024 per la discussione della “sospensiva” richiesta da associazioni rendesi e cittadini. Si sono costituiti in giudizio, per «difendere la decisione regionale dell’istituzione della Città Unica di Cosenza, Rende e Castrolibero», i sostenitori del progetto ovvero i consiglieri regionali Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Santo Molinaro, Pierluigi Caputo, Pasqualina Straface, Katia Gentile, Giuseppe Graziano, Gianluca Gallo, assistiti dagli avvocati Oreste e Achille Morcavallo.
Dopo aver depositato al Consiglio regionale la proposta di legge, infatti, la normativa dopo la discussione è stata approvata dopo i vari passaggi previsti. Avverso gli atti esecutivi della normativa, le associazioni rendesi e cittadini elettori hanno proposto ricorso al Tar con richiesta di sospensiva.
Al ricorso – nel frattempo il presidente della Regione Calabria ha fissato il referendum per l’1 dicembre 2024 – si sono opposti la Regione, i Consiglieri regionali, difesi dagli avvocati Oreste e Achille Morcavallo, sostenendone «l’inammissibilità e l’infondatezza», in quanto proposto contro legge regionale non sindacabile dal Tar ma «al più dalla Corte Costituzionale e poi la conformità della normativa approvata, sulla base delle prerogative, fissate dalla Costituzione, in capo al Consiglio Regionale». Nel caso della istituenda Città unica «è stata approvata la Legge e previsto un referendum che consente appunto di sentire le popolazioni interessate alla questione». Ora, all’udienza del 16 ottobre 2024, il Tar dovrà decidere se sospendere o meno l’efficacia della delibera applicabile della norma regionale ed il referendum consultivo.
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