REGGIO CALABRIA Corsia preferenziale. Il centrodestra non perde tempo e accelera nell’esame in Consiglio regionale delle due “autoriforme” in cantiere, quella dell’introduzione della figura del consigliere “supplente” e quella, collegata alla prima, dell’introduzione del “tetto” al numero di assessori esterni in Giunta. A tamburo battente la maggioranza infatti calendarizza i due testi normativi incardinandoli nelle rispettive commissioni di merito, la prima “Affari generali” e la quinta “Riforme”, e il tutto avviene a tempi di record, a distanza di nemmeno due settimane dal loro deposito nella segreteria di Palazzo Campanella. Le due proposte di legge seguiranno peraltro un iter diverso, perché quella sul limite degli assessori esterni comporterà una modifica dello Statuto, il che comporta più passaggi assembleari: a occuparsene inizialmente, in sede di esame, sarà tra l’altro la commissione “Riforme”, che si riunirà giovedì 17 ottobre, in pratica un anno dopo l’ultima sua riunione (la “Riforme è stata convocata anche lo scorso 23 settembre ma solo per rieleggere l’ufficio di presidenza). La proposta di legge regionale sul consigliere supplente” invece è all’ordine del giorno della seduta della prima commissione convocata il 16 ottobre.
Si tratta, quindi, di “autoriforme” destinate a ridisegnare l’”architettura” istituzionale e politica della Regione e da considerare come “abbinate”, cioè l’una legata all’altra, da far entrare in vigore comunque dalla prossima legislatura. La proposta di legge sul “supplente” – sottoscritta dai consiglieri regionali Giuseppe Graziano, Francesco De Nisi, Giacomo Crinò, Michele Comito, Filippo Mancuso, Luciana De Francesco e Giuseppe Gelardi – integra l’articolo 1 della legge regionale 1 del 2005, e stabilisce l’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale e in pratica la sostituzione temporanea del consigliere nominato in Giunta regionale. Per quanto riguarda il “tetto” agli assessori esterni, la proposta di modifica dello Statuto – sottoscritta da Filippo Mancuso, De Francesco, Crinò, Gelardi, De Nisi, Graziano, Cirillo – «si concentra – si legge nella relazione illustrativa – sul comma 4 dell’articolo 34 dello Statuto della Regione Calabria. Attualmente, la normativa prevede la possibilità di nominare fino a sette membri esterni nella Giunta regionale. La modifica proposta limita il numero dei membri esterni al trenta per cento dei componenti della Giunta, che si traduce in un massimo di due membri esterni, considerando una Giunta composta da otto membri totali, compreso il presidente». (c. a.)
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