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Baker Hughes, Stasi: «Un tentativo sterile e ridicolo di fare scaricabarile sul Comune»

Il sindaco ringrazia Nicola Irto e precisa: «Nessuna posizione aprioristica, serve un tavolo istituzionale per il recupero dell’investimento»

Pubblicato il: 12/10/2024 – 20:42
Baker Hughes, Stasi: «Un tentativo sterile e ridicolo di fare scaricabarile sul Comune»

CORIGLIANO-ROSSANO «Partecipando alla prima giornata degli Stati Generali della Montagna, a Mormanno, nella giornata di ieri, ho apprezzato l’intervento del segretario regionale del PD, Nicola Irto, il quale si è espresso su Baker Hughes chiarendo come il tentativo di fare scaricabarile sul Comune sia sterile e ridicolo». Lo afferma il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi. «Senza l’immobilismo – continua – degli ultimi mesi delle istituzioni regionali, infatti, la lettera di BH non sarebbe mai arrivata. Sarebbe bastato esercitare il proprio ruolo istituzionale per attivare una nuova conferenza dei servizi: ciò che ha chiesto ripetutamente, in tutte le sedi, l’Amministrazione Comunale. Si tratta del medesimo immobilismo registrato per quanto riguarda i 20 milioni di euro di Enel (di cui 15 milioni dal PNRR) per realizzare un impianto ad idrogeno su una zona già industriale. Uno scippo vero e proprio nel surreale silenzio di tutti. Se si pensa poi all’Alta Velocità o al ritardo inspiegabile dell’intesa Regione-Anas per la SS. 106, si arriva a miliardi di euro di mancati investimenti».

«Nessuna posizione aprioristica»

«Ho, inoltre, apprezzato, anche, l’appello del segretario regionale della CGIL, Angelo Sposato, che ha colto il senso della questione e che condivido. Le polemiche di chi prova a utilizzare strumentalmente la vicenda per coprire le proprie responsabilità lasciano il tempo che trovano. Serve invece un tavolo istituzionale autorevole che riesca a garantire il recupero dell’investimento, la legittimità delle procedure e la tutela di tutti gli interessi del territorio. A chi mi ha contattato in queste ore ho ribadito quanto l’Amministrazione ha sempre sostenuto, ovvero che non c’è alcuna posizione aprioristica ma che è necessario e non discrezionale superare le lacune dell’iter autorizzativo. C’è chi, facendo i conti con le responsabilità degli altri, sminuisce questi aspetti: sono gli stessi che fanno i titoloni quando le lacune emergono dopo».

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