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Sanità, la carenza di personale colmata con l’arrivo di infermieri dall’India

I dettagli dell’accodo sono stati definiti in occasione del G7, al quale ha partecipato come ospite anche la ministra indiana della Salute

Pubblicato il: 12/10/2024 – 7:42
Sanità, la carenza di personale colmata con l’arrivo di infermieri dall’India

ROMA Arriva dalla conferenza stampa finale del G7 dei ministri della Salute ad Ancona l’annuncio di una boccata di ossigeno per il Sistema sanitario nazionale, ‘strangolato’ da una carenza di personale sempre più allarmante: nella prossima legge di Bilancio sarà previsto un piano triennale di assunzioni per medici ed infermieri. Il ministro Orazio Schillaci conferma che la misura sarà in manovra e servirà anche a cancellare “l’odioso” fenomeno dei medici gettonisti. Una carenza di personale che riguarda soprattutto gli infermieri e che, a più breve termine, sarà colmata con l’arrivo di questi professionisti dall’India. I dettagli dell’accodo sono stati definiti proprio in occasione del G7, al quale ha partecipato come ospite anche la ministra indiana della Salute.
Le richieste fatte in manovra, ha spiegato il ministro, “riguardano prioritariamente il personale sanitario. Dobbiamo assumere più persone nel pubblico”. A mancare, ha aggiunto, “sono soprattutto gli infermieri, mentre i medici mancheranno principalmente nei prossimi 3 anni, e questo a causa della mancata programmazione passata. Credo però che serviranno innanzitutto infermieri per poter pienamente avviare una nuova medicina territoriale”. Intanto, i medici di famiglia della Fimmg, dal loro congresso nazionale, proclamano lo stato di agitazione e minacciano lo sciopero chiedendo più fondi in manovra proprio per la medicina territoriale, oltre alla chiusura del nuovo Accordo collettivo nazionale di lavoro. La notizia rimbalza alla conferenza stampa finale del G7 ed il ministro Schillaci tende la mano ai medici pur puntualizzando alcuni aspetti: «Siamo disponibili ad incontrare i medici di famiglia. Li ho sempre difesi – afferma – sono il primo presidio della sanità pubblica, ma dobbiamo affrontare il problema in modo più moderno: il medico di famiglia da solo nel proprio studio non è più attuale, anche rispetto a ciò che i giovani medici oggi vogliono». Poi una precisazione: i medici protestano ma va ricordato che «chi è pagato poco in Italia, più che i medici sono gli infermieri». A breve comunque, assicura il titolare della Salute, nelle corsie degli ospedali arriveranno rinforzi grazie agli infermieri provenienti dall’India. Il protocollo operativo è pronto ed in un incontro bilaterale Italia-India al G7 sono stati definiti i dettagli. Gli infermieri indiani «dovranno imparare l’italiano – ha spiegato il ministro – e per questo stiamo predisponendo delle piattaforme online. Abbiamo scelto infermieri dall’India – ha inoltre precisato – perchè hanno dei diplomi di qualità che possono essere riconosciuti nel nostro sistema». La misura servirà a tamponare l’attuale carenza ma, ovviamente, chiarisce, «stiamo lavorando per fare in modo che la professione infermieristica in Italia diventi più attrattiva».

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