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Arrical, “nodi” ancora da sciogliere: per Statuto e presidenza rinvio tecnico e politico

Prima assemblea dei sindaci. Occhiuto auspica una gestione unitaria e non (troppo) politicizzata. Voce e Ferrari tra i nomi in lizza per la guida

Pubblicato il: 14/10/2024 – 15:39
Arrical, “nodi” ancora da sciogliere: per Statuto e presidenza rinvio tecnico e politico

CATANZARO Rinvio, per motivi tecnici ma probabilmente anche per motivi politici. La seduta di insediamento del Consiglio direttivo di Arrical, si conclude con un aggiornamento dei lavori a fine settimana, probabilmente venerdì. Riunito al 12esimo piano della Cittadella regionale, il “parlamentino” composto da 40 sindaci calabresi – i sindaci dei capoluoghi, di Lamezia Terme e di Corigliano Rossano e i 33 sindaci eletti il 29 settembre – era chiamato a varare lo Statuto dell’Authority ambientale, l’ente di governance del settore idrico e dei rifiuti, e anche il presidente, ma il campo – riferiscono fonti accreditate – si sarebbe oggi rivelato “impraticabile”. Sia sotto il profilo tecnico che sotto quello politico, aspetto, quest’ultimo, fortemente condizionato anche dall’intervento del presidente della Regione Roberto Occhiuto, che ha presieduto la fase iniziale della seduta. Alla seduta hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Calabrese, il commissario di Arrical, Bruno Gualtieri, e il dg del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.

Il nodo tecnico e il nodo politico

Il “nodo” anzitutto è stato quello relativo allo Statuto di Arrical, che ancora non sarebbe completamente pronto e che è stato trasmesso ai sindaci con pochissimo preavviso, per questo diversi componenti del Consiglio direttivo avrebbero chiesto ulteriori giorni di tempo per approfondire la questione, che ovviamente è dirimente anche per quanto riguarda l’aspetto politico (lo Statuto dovrebbe prevedere anche come si vota per il presidente e il vicepresidente). Per il resto, l’assemblea – sempre secondo quanto emerso da fonti della Regione – ha preso atto della “linea” che sarebbe stata indicata dallo stesso Occhiuto, che avrebbe auspicato una Arrical gestita in modo unitario e al di là e al di fuori delle connotazioni e delle colorazioni politiche. Un intervento da più di un presente definito “democristiano”, buono comunque per spostare più in là il tema della presidenza. Sul piano politico, nel Consiglio direttivo di Arrical il centrodestra avrebbe una maggioranza numerica ma niente affatto schiacciante: tuttavia, le trattative degli ultimi giorni non si sarebbero rivelate facili, tutt’altro.

L’orizzonte

I “bene informati” sostengono che per la presidenza in campo ci sarebbero essenzialmente due nomi, quello del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, non di centrodestra ma molto gradito a Occhiuto (e il cui profilo sembra quello più aderente a una futura gestione non “politica” di Arrical), e il sindaco di Cirò Marina Sergio Ferrari, che è anche presidente della Provincia di Crotone e soprattutto vicecoordinatore regionale di Forza Italia. In ballo qualcuno avrebbe tirato anche il nome di Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, di Forza Italia, che però all’orizzonte potrebbe avere la campagna elettorale per le Amministrative nella città della Piana. In ogni caso, su nessun nome in realtà nel centrodestra ci sarebbe al momento un accordo complessivo, a conferma dell’esistenza di più di una fibrillazione, anche se l’impressione è che la “partita” sia e sarà gestita da Forza Italia e anzitutto e soprattutto da Occhiuto (Arrical – non va dimenticato – è una sua “creatura”).  E l’intervento “moderato” di Occhiuto sarebbe servito proprio a spostare le lancette in avanti in modo che la coalizione possa approfondire anche questo dossier, che è comunque delicato, e magari concertare anche con il centrosinistra, al quale dovrebbe andare la vicepresidenza anche se dal fronte progressista qualcuno ventila l’ipotesi di mettere sul piatto, anche per la presidenza, il nome del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, in qualità di sindaco del capoluogo di regione. Comunque, sono “grandi manovre” che si perpetueranno nei prossimi giorni, fino alla nuova seduta del “parlamentino” di Arrical, anche se è molto plausibile che in quella sede potrà esserci la “fumata bianca” sullo Statuto ma non ancora sul presidente.  (a. c.)

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