COSENZA Sanità, vertenza Amaco e città unica. Sono i temi approfonditi dal segretario della Cgil di Cosenza, Massimiliano Ianni, in una intervista al Corriere della Calabria. L’analisi iniziale è dedicata al settore più in difficoltà, la sanità. «E’ un periodo nero per la sanità pubblica. Ogni giorno assistiamo a casi particolari, vengono denunciati disservizi all’interno del nosocomio cittadino, le case della salute non sono mai partite, i medici di base sui territori non ci sono più», sostiene Ianni. Che aggiunge: «Sta soffrendo soprattutto la nostra provincia, l’ospedale Hub di Cosenza che non riesce a dare risposte in maniera celere ma soprattutto in maniera efficiente. Questo va a danno dei cittadini, gli unici a pagarne le conseguenze».
Tra botta e risposta al veleno, annunci e consigli comunali ad hoc, pare ormai scontata la realizzazione del nuovo policlinico universitario nel cuore del Campus dell’Unical. Sarà il nuovo ospedale, punto di riferimento per tutta l’area urbana di Cosenza. «Siamo favorevoli alla costruzione del nuovo ospedale, al netto della sua allocazione, però in questa fase sicuramente va rafforzato l’Annunziata. Occorrono più medici, più infermieri all’interno del pronto soccorso. È un ospedale che in questo momento va ristrutturato, riorganizzato e soprattutto rilanciato. Il Presidente della Regione, in quanto commissario straordinario, si dovrà fare carico di questa situazione», sottolinea Ianni.
Parlando invece di lavoro, futuro e certezza occupazionale, a Cosenza tiene banco il nodo legato ad Amaco: società che gestisce il trasporto pubblico locale. Le nubi sulla società suggeriscono la ricerca di soluzioni immediate necessarie a garantire la stabilità lavorativa dei dipendenti e l’efficienza del servizio di trasporto pubblico offerto alla città di Cosenza. «La situazione è in alto mare – commenta Ianni – purtroppo lo abbiamo denunciato una settimana fa. Ci pare che ci sia un abbandono del servizio pubblico locale. In riferimento ad Amaco ci sono 122 lavoratori che aspettano delle risposte. La nostra preoccupazione è che si vada alla privatizzazione di un servizio che noi riteniamo debba rimanere assolutamente pubblico».
L’ultimo argomento affrontato riguarda il progetto della città unica: Cosenza, Rende e Castrolibero. Il primo dicembre è stato fissato il referendum, mentre il 16 ottobre il Tar dovrà decidere sulla “sospensiva” proposta dai consiglieri regionali assistiti dagli avvocati Oreste e Achille Morcavallo. «Siamo d’accordo sulle unificazioni territoriali. Abbiamo denunciato l’atteggiamento e il comportamento della Regione per come ha calato dall’alto questa legge. Bisognava coinvolgere i consigli comunali, i cittadini, ed invece è stato imposto un percorso». (f.benincasa@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x