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l’intervista

Graziano: «A Castrovillari arrivano i primari. Disponibile a incontrare il Comitato ma in una data concordata»

Il commissario dell’Asp: «In proporzione ci sono più posti letto lì che a Corigliano-Rossano, comunque è una materia non di mia competenza»

Pubblicato il: 15/10/2024 – 14:36
di Eugenio Furia
Graziano: «A Castrovillari arrivano i primari. Disponibile a incontrare il Comitato ma in una data concordata»

COSENZA «Per dicembre speriamo di chiudere i concorsi per direttori delle strutture complesse di Ostetricia, Chirurgia e Pronto Soccorso e che non ci siano dimissioni di componenti delle commissioni. Abbiamo avviato le procedure, che non sono semplici. Poi rimarranno solo Medicina ed Anestesia che completeremo all’inizio del prossimo anno. Su Ortopedia, una volta raggiunto l’organico minimo, procederemo speditamente ad avviare le procedure per individuare il nuovo direttore della struttura». 
Antonello Graziano, commissario dell’Asp di Cosenza, risponde punto per punto alle criticità sollevate dal Comitato che venerdì scorso ha manifestato davanti alla sede dell’Azienda sanitaria cosentina (leggi la notizia) rivendicando più posti letto e personale per lo spoke di Castrovillari
«Anzitutto due chiarimenti», dice Graziano. 
Prego.
«I posti letto in più richiesti dai manifestanti non spetta a me assegnarli, sono stabiliti da un decreto del commissario ad acta, in ogni caso il rapporto posti letto/personale vede Castrovillari messa meglio rispetto allo spoke di Corigliano – Rossano dove – a fronte di 163 posti letto attivi – abbiamo 671 presenze di personale. Sullo spoke di Castrovillari, a fronte di 93 posti letto attivi abbiamo 414 operatori: abbiamo così un rapporto personale/posti letto che è di 4,4 a Castrovillari e di 4,1 per lo Spoke di CoRo».

E il secondo chiarimento? 
«Riguarda la richiesta di incontro: ho ricevuto soltanto una letterina con la data del sit-in. Al consigliere regionale Laghi avevo già detto che l’11 ottobre non sarei stato presente a Cosenza perché ero impegnato a Catanzaro. L’incontro lo faremo in una data concordata anche se ritengo sbagliato destare clamore in maniera pretestuosa, creare allarmismo che genera solo confusione e distacco tra i calabresi, alimentando la mobilità passiva». «Certo, l’ospedale di Castrovillari così come altri spoke della provincia di Cosenza è perfettibile, c’è tanto da fare, ma c’è bisogno anche di fiducia. Non si dovrebbe strumentalizzare la sanità. Io sono un tecnico, non ho paternità politica, la mia storia passata parla chiaro e nell’esercizio del mio ruolo non sono né di destra né di sinistra. Devo portare a casa i risultati. In buona fede, ripeto, è sbagliato dire che tutto va male perché così si alimenta la sfiducia dei cittadini verso le proprie strutture sanitarie, alimentando l’esodo degli stessi verso altre Regioni, con tutto ciò che ne consegue in termini di disagi per i pazienti ed i loro familiari. Così facendo si determina altresì l’aumento della mobilità passiva, che, invece va assolutamente ridotta se vogliamo ritornare alla normalità del nostro Sistema Sanitario Regionale».

L’azienda che lei guida licenzierà a breve l’atto aziendale che ridisegna il sistema sanitario su scala provinciale, ci può anticipare qualche contenuto?
«Ribadisco: daremo la massima attenzione a Castrovillari come tutti gli altri spoke puntando sulla specializzazione, la valorizzazione e la trasparenza. Non esistono spoke di serie A e di serie B, non esiste alcun discrimine perché ci sta a cuore solo l’utenza, e non voglio che si mistifichi sui numeri».

Quali sono allora i numeri con i quali ribatte a quelli presenti nel dossier che la delegazione guidata da Laghi ha consegnato al direttore amministrativo dell’Asp? 
«Al 30 settembre parliamo di 199 infermieri, 51 operatori socio sanitari, 106 dirigenti, 12 dirigenti biologi, quattro tecnici specializzati e 32 operatori tecnico sanitari più altro personale, solo per dare un’idea. E poi ci sono i progetti da poco completati o in dirittura d’arrivo».

Può anticiparceli?
«Oltre ai concorsi di cui parlavo prima, le faccio un rapido elenco, premettendo che bisogna concentrarsi sì sul personale, ma anche sulle nuove tecnologie e strumentazioni. A Castrovillari abbiamo completato, dopo 15 anni, il blocco operatorio. È già realizzata e funziona la nuova Terapia intensiva per 10 posti letto; appaltata e in corso di esecuzione l’unità di day surgery; appaltato e in corso esecuzione il nuovo Pronto Soccorso con 8 posti letto di Obi (osservazione breve intensiva: previsti altrettanti posti a Paola-Cetraro e 15 a Corigliano-Rossano, ndr); già appaltata l’unità di terapia sub intensiva per 8 posti letto; ⁠installata una nuova apparecchiatura per angiografia presso l’unità di emodinamica, in corso di installazione la nuova Tac, il mammografo e il telecomandato radiologico; in corso di definizione la nuova unità di Oncologia e somministrazione di farmaci antiblastici. Inoltre, ⁠a breve sarà adeguata l’elisuperfice idonea al volo notturno».
 
Dal quadro che lei dipinge la situazione della sanità cosentina è perfetta…
«È tutto perfettibile. Non nascondo che, ad esempio, in ortopedia e oculistica ci sono delle difficoltà a Castrovillari come altrove per mancanza di specialisti, non escludo però di risolverla con il personale giunto da Cuba. Una cosa però mi preme dirla: non c’è alcun accanimento, stiamo operando con la massima trasparenza, con molti sforzi, dando anche tante risposte». (e.furia@corrierecal.it)

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