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la cerimonia

Locri ricorda Fortugno. «Necessario rinnovare l’impegno contro la ‘ndrangheta»

A 19 anni dall’uccisione del medico e politico. Maria Grazia Laganà: «Non bisogna girarsi dall’altra parte»

Pubblicato il: 16/10/2024 – 15:27
Locri ricorda Fortugno. «Necessario rinnovare l’impegno contro la ‘ndrangheta»

LOCRI Sono trascorsi diciannove lunghi anni da quel 16 ottobre del 2005 in cui Francesco Forugno perse la vita nel corso di un agguato, ma la comunità di Locri non dimentica l’allora vicepresidente del Consiglio regionale barbaramente ucciso nel cuore della città.

L’agguato

L’agguato a colpi di arma da fuoco, per mano di un killer armato dalla ‘ndrangheta, si consumò all’esterno di Palazzo Nieddu, nel cuore di Locri, dove erano in corso le primarie dell’Unione. Trasportato d’urgenza in ospedale, Fortugno morì poco dopo. La reazione della comunità per una morte che la Direzione nazionale antimafia definì «uno dei più gravi omicidi politico-mafiosi della storia d’Italia», fu netta e decisa. Ci fu, infatti, una straordinaria mobilitazione da parte della Locride e della Calabria, soprattutto tra i giovani, che all’indomani dell’omicidio sfilarono sfidando la ‘ndrangheta per le vie di Locri.

La cerimonia

Questa mattina istituzioni e cittadini hanno rinnovato il ricordo del politico e medico locrese nel corso di una cerimonia arricchita dalla presenza di tanti giovani studenti del Liceo delle Scienze umane e linguistiche “G. Mazzini” di Locri. Un corteo silenzioso e composto si è dispiegato lentamente dalla Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire, al termine della funzione religiosa officiata da don Lorenzo Santoro, cancelliere della Curia alla presenza delle massime autorità istituzionali del territorio, verso Palazzo Nieddu del Rio, luogo simbolo della commemorazione, per la deposizione della corona delle istituzioni dello Stato.

Rivolgendosi alla platea dei ragazzi don Santoro ha evidenziato quanto sia importante interrogarsi su come sia possibile trarre qualcosa di buono da una delle pagine più tristi e dolorose della Locride. «E la risposta – ha aggiunto don Santoro – è la vostra presenza qui, oggi, quale occasione per rilanciare l’impegno collettivo affinché la rettitudine e il rifiuto della corruzione siano fattori centrali delle nostre vite. Essere qui, di anno in anno, rappresenta l’opportunità di ribadire che la luce della vita non si è mai spenta e che continua ad alimentare la speranza di tutti voi».

Memoria e impegno. Laganà: «Non bisogna girarsi dall’altra parte»

«È molto importante ritrovarci qui, a Locri, in questo giorno divenuto ormai una sorta di spartiacque nella storia recente della Calabria, ma lo è ancor di più – ha sottolineato la Maria Grazia Laganà nel corso dell’iniziativa – perché ci ricorda quanto sia fondamentale rinnovare quel patto tra le forze sane della nostra comunità che da quasi vent’anni ci vede impegnati sul fronte della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata. Ricordare Franco, – ha poi aggiunto la vedova Fortugno – significa essere consapevoli che questa terra deve ancora fare i conti sul piano culturale con quanto accaduto. Da anni ripetiamo che non bisogna girarsi dall’altra parte e se ancora oggi siamo qui a ribadirlo è grazie alla forza e alla spinta che tanti giovani, presenti in gran numero anche in questa giornata, ci continuano a dare, sin dal momento in cui hanno deciso di scendere in piazza già all’indomani dell’omicidio di Franco».

Molte le rappresentanze istituzionali che hanno voluto rendere omaggio alla figura di Fortugno, tra queste il segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Salvatore Cirillo, l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, il vicesindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, i sindaci di Locri, Giuseppe Fontana, Siderno, Maria Teresa Fragomeni e Gerace, Rudi Lizzi, altri sindaci e amministratori della Locride, il procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Casciaro. Per le forze dell’ordine il primo dirigente della Polizia di Stato, Serafina Di Vuolo, il tenente colonnello Gianmarco Pugliese, comandante del Gruppo Carabinieri di Locri, il tenente colonnello Francesco Montepaone per il Comando Militare Esercito Calabria, il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Locri, il maggiore Alfredo Iannace, il comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Roccella Jonica, tenente di vascello (CP) Daniele Ticconi. La cerimonia si è chiusa al cimitero di Locri con la deposizione della corona del Consiglio regionale della Calabria nella cappella di famiglia del politico e medico locrese. (m.r.)

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