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Occhiuto ricorda Franco Fortugno: «Uomo mite, onesto e appassionato»

A 19 anni dall’omicidio, il ricordo del vicepresidente del Consiglio regionale ucciso dalla ‘ndrangheta. Mancuso: «Simbolo di impegno civile»

Pubblicato il: 16/10/2024 – 8:42
Occhiuto ricorda Franco Fortugno: «Uomo mite, onesto e appassionato»

CATANZARO «Il barbaro assassinio di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale, è scolpito per sempre nella nostra memoria. A 19 anni di distanza da quel brutale omicidio, che rappresentò anche una grave intimidazione nei confronti di tutti i calabresi, è dovere delle istituzioni e dei cittadini commemorare un uomo mite, onesto e appassionato, e, soprattutto rafforzare quotidianamente il valore della legalità nei nostri territori. La politica e le istituzioni hanno il compito di non arretrare mai di fronte alla sopraffazione criminale e di affermare ogni giorno le ragioni democratiche del vivere civile». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Mancuso: «Ha dato la vita per la giustizia e la democrazia»

«In occasione del 19º anniversario dell’assassinio di Franco Fortugno, la Calabria e il Consiglio regionale si uniscono nel ricordare un uomo che ha dato la vita per la giustizia e la democrazia. Franco Fortugno non è solo un simbolo di coraggio e impegno civile, ma rappresenta un esempio vivente di come si possa servire le istituzioni con onestà e dedizione». Lo scrive il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. «La sua morte – afferma il presidente – è stata un attacco feroce non solo alla sua persona, ma alle fondamenta stesse della democrazia calabrese. Tuttavia, l’eredità di Franco Fortugno ci sprona a proseguire con determinazione nella lotta contro la ’ndrangheta, un male che continua a infettare la nostra terra. Per sconfiggerla – sottolinea Mancuso – dobbiamo sostenere l’azione di magistratura e forze dell’ordine, ma soprattutto dobbiamo alimentare una reazione collettiva e coraggiosa di tutte le componenti della nostra società. Il messaggio di Fortugno è chiaro: la legalità non è un ideale astratto, ma un dovere quotidiano che riguarda ciascuno di noi. È nostro compito – conclude il Presidente del Consiglio regionale – far sì che il suo sacrificio non sia vano, diffondendo tra le nuove generazioni la consapevolezza che la lotta alla criminalità è la chiave per costruire un futuro migliore. A Maria Grazia Laganà e ai suoi figli, rivolgo, a nome dell’Assemblea legislativa, un pensiero di profonda vicinanza e solidarietà. L’Aula, che porta il nome di Franco Fortugno, continuerà a rappresentare un faro di legalità e giustizia per tutti noi».

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