REGGIO CALABRIA Viaggiano direttamente e velocemente verso la prossima seduta del Consiglio regionale l’assestamento di bilancio e la nuova Omnibus. Se sulle riforme legate alla legge elettorale e allo Statuto “frena” per dare vita a un tavolo di confronto con la minoranza di centrosinistra, sulle altre pratiche sul tavolo di Palazzo Campanella la maggioranza di centrodestra procede spedita, approvando nelle commissioni di merito sia la “manovrina” sia la legge di “manutenzione” della normativa regionale, che saranno entrambe all’ordine del giorno dell’aula convocata il 22 ottobre.
In particolare, in seconda Commissione è stato licenziato a maggioranza, con il voto di astensione degli esponenti del centrosinistra, Raffaele Mammoliti (Pd) e Antonio Lo Schiavo (Misto), l’assestamento di bilancio adottato – come anticipato nei giorni scorsi dal Corriere della Calabria – dalla Giunta regionale: una manovra da poco più di 22 milioni, destinata a garantire gli equilibri di bilancio e a intervenire su alcune tematiche ritenute prioritarie dalla coalizione di governo. In sede di dibattito in Commissione, critiche al documento contabile sono state espresse da Mammoliti, che in particolare ha contestato la norma che prevede l’utilizzo per il personale dell’Arpal di risorse destinate agli Lsu Lpu, chiedendo poi un maggiore coinvolgimento dell’opposizione: a replicare il presidente della seconda Commissione, Antonio Montuoro, di FdI, precisando che «non si tratta di sottrazione ma di risparmi di spesa per personale in quiescenza o deceduto nel bacino Lsu Lpu». Tra gli emendamenti approvati quello, a firma dello stesso Montuoro, finalizzato ad allocare nel bilancio di previsione 2024-2026, annualità 2024, l’importo di euro 350mila euro, per lo svolgimento del referendum consultivo obbligatorio per la fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. Non accolto, per mancanza di copertura finanziaria, un emendamento di Mammoliti finalizzato a estendere un contributo per la Provincia di Catanzaro alle altre province.
In prima Commissione, invece, passa, sempre a maggioranza, la nuova “Omnibus” – dovrebbe essere la decima dall’inizio della legislatura – presentata dal centrodestra. Il testo, motivato dall’esigenza di adeguare la normativa regionale a quella nazionale ma anche di “sistemare” alcune situazioni, contiene disposizioni slegate l’una dalle altre. Non mancano norme comunque importanti, come quella che nasce alla necessità di recuperare la reputazione di un’azienda sciolta per infiltrazioni mafiose, che può essere soddisfatta attraverso la nomina di un commissario straordinario di elevata professionalità, o quella che punta a potenziare la mission dell’Aterp in termini di edilizia residenziale nelle aree a rischio di emarginazione sociale o di conflitti sociali o la norma che modifica la legge istitutiva di Azienda Zero al fine di consentire alla stessa di avviare procedure di reclutamento del personale, e ancora la norma che prevede il trasferimento di personale dal Corap alla Sorical individuata quale gestore unico del servizio idrico integrato. Critiche dal centrosinistra, in particolare da Lo Schiavo che si è detto «contrario all’approvazione di leggi Omnibus per la mancanza di un ragionamento organico ad esse sotteso», mentre Ernesto Alecci del Pd ha stigmatizzato la norma sull’Aterp considerando «lo stato di fatiscenza in cui versano alcuni immobili da essa gestiti anche per la mancanza di risorse», e definendo la proposta «stridente con la realtà e paradossale stante lo stato dell’arte». (c. a.)
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