Baker Hughes, i sindacati non si rassegnano: «Fare ogni sforzo per recuperare l’investimento»

COSENZA L’appello dei sindacati per recuperare l’investimento di Baker Hughes a Corigliano Rossano è stato al centro dell’odierna puntata di “Buongiorno Regione” del Tg3 Calabria. La puntata si è occupata della vicenda della rinuncia da parte della multinazionale all’investimento industriale nel porto di Corigliano Rossano (investimento pari a 60 milioni con la previsione di 200 nuovi posti di lavoro). A parlare i dirigenti sindacati Giuseppe Guido (segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno) e Giuseppe Lavia (segretario generale Cisl Cosenza). «Non vogliamo rinunciare – ha detto Guido – all’investimento, siamo preoccupati ma è il momento della responsabilità per fare ogni utile azione a recuperarlo. Facciamo un appello a Baker Hughes, ma anche al ministro Urso, al presidente della Regione Occhiuto, al presidente dell’Autorità portuale Agostinelli e al sindaco Flavio Stasi perché riteniamo che ci sono margini di recupero». «Prendiamo atto – ha rimarcato Lavia – che sull’altare dei no, dei veti incrociati e del muro contro muro tra istituzioni si sta vanificando una possibilità di sviluppo del territorio rappresentata da un investimento compatibile con la vocazione del territorio. Intanto ci appelliamo alle istituzioni per una azione di sensibilizzazione verso l’azienda e le parti coinvolte per trovare una linea comune». I sindacati in particolare invitano «Agostinelli a convocare una Conferenza dei servizi per rimuovere il muro contro muro, il ministro Urso e il governatore Occhiuto a convocare una riunione a Roma per una nuova autorizzazione Zes e il sindaco Stasi a ritirare il ricorso alla presidenza della Repubblica». A “Buongiorno Regione” infine anche le testimonianze di alcuni giovani che fanno parte del neonato Comitato “II Resto a Corigliano Rossano”, che hanno espresso il rammarico per la possibile rinuncia di Baker Hughes che – hanno affermato – «significherebbe perdere l’occasione di posti di lavoro per chi sta a Corigliano Rossano ma anche per chi vuole ritornare nella sua terra di origine».

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