TORINO Inderdittiva antimafia per l’azienda Cogefa. I vertici del colosso delle grandi opere sono indagati per le presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta. L’azienda respinge le accuse e annuncia il ricorso al Tar dopo la decisine della prefettura di Torino del mancato rinnovo dell’iscrizione nella white list della società, che partecipa al consorzio titolare dell’appalto del tunnel del Tenda. «Nello specifico la misura si fonda su contatti occasionali avvenuti in passato tra Cogefa e imprese attualmente sottoposte a provvedimenti antimafia, emersi nell’ambito di un’indagine recentemente condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, dalla quale né Cogefa né alcuno dei suoi dirigenti o amministratori risultano coinvolti o indagati», si legge nella nota, i cui viene precisato che «predette imprese, al tempo degli eventi contestati, risultavano regolarmente iscritte nelle white list gestite dalle prefetture di competenza, requisito imprescindibile per l’ammissione all’albo fornitori di Cogefa». La società sottolinea che «gli importi dei lavori a loro assegnati hanno rappresentato una quota infinitesimale, rispetto al fatturato complessivo di Cogefa nel periodo in questione». «Nel ribadire l’impegno a proseguire con la massima trasparenza e collaborazione nei confronti delle autorità competenti, assicura di aver già avviato tutte le azioni necessarie per impugnare il provvedimento emesso dalla prefettura e richiederne la sospensiva presso il Tribunale Amministrativo Regionale, al fine di difendere con fermezza il proprio operato, la propria reputazione e il futuro dei propri dipendenti e collaboratori, nonché di garantire la piena continuità delle attività aziendali e la corretta esecuzione delle commesse in corso», conclude la nota.
Sulla vicenda «la Regione Piemonte ha appreso con sollievo dalla Prefettura di Torino che l’interdittiva adottata per Cogefa non coinvolge al momento il Consorzio Edilmaco, di cui Cogefa fa parte, che sta svolgendo i lavori per il Tunnel del Tenda. Questo significa che il cantiere non sarà bloccato e l’opera può proseguire». Così in una nota la Regione Piemonte che aggiunge: «resta da parte nostra la richiesta ad Anas, nel caso fosse necessario, di valutare la possibilità di richiedere il commissariamento dell’azienda per garantire la continuità dei lavori, al fine di rispettare la tempistica di apertura del tunnel a fine anno, così come era stato comunicato alla Regione, alla Provincia e agli enti locali nel mese di agosto».
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