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Occhiuto: «La rinuncia di Baker Hughes rischia di danneggiare tutta la Calabria»

Il presidente alla convention di Unindustria: «Queste notizie girano nel circuito delle grandi imprese. Nella sanità servono più riforme che risorse»

Pubblicato il: 18/10/2024 – 16:56
Occhiuto: «La rinuncia di Baker Hughes rischia di danneggiare tutta la Calabria»

CATANZARO «Sono molto soddisfatto del rapporto che abbiamo avuto con gli imprenditori calabresi, ma anche con Confindustria nazionale in questi tre anni, oggi con Orsini e prima con Bonomi».  A dirlo il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a Catanzaro per partecipare alla convention sui 50 anni di Unindustria Calabria, alla presenza anche del presidente nazionale degli industriali Emanuele Orsini. «Con Confindustria – ha aggiunto Occhiuto – condividiamo la fase ascendente, la fase di formazione delle decisioni, le scelte sui bandi da destinare alle imprese e che proprio per questo stanno avendo un grande successo perché tante imprese aderiscono ai bandi della Regione, è una modalità operativa che deve continuare. Purtroppo non sempre è stato così in passato, altrimenti oggi avremmo dati macroeconomici migliori. Come dico spesso le scelte di politica industriale e di sviluppo locale riverberano i loro effetti dopo 5, 6, 10 anni così come le scelte infrastrutturali per cui noi abbiamo dovuto cominciare da zero un lavoro che purtroppo in Calabria negli anni passati non è stato svolto».

Una nuova narrazione della Calabria

«Da Confindustria nazionale – ha poi aggiunto Occhiuto – mi aspetto che ci sia attenzione verso le possibilità che la Calabria può dare a imprenditori che volessero allocare loro iniziative produttive in Calabria. La Regione può svolgere una funzione di regolazione, ed è quello che cerco di fare, cercando, attraverso bandi e iniziative pubbliche, di attrarre investimenti in Calabria. A volte sono costretto a fare anche il direttore commerciale della Regione: mi è capitato spesso in questi tre anni di dover incontrare imprese nazionali o multinazionali e fare anche a loro un racconto diverso dalla Calabria rispetto agli stereotipi. Molti sono convinti che in Calabria non si possa investire per ragioni di sicurezza, invece sto lavorando per dimostra che la Calabria è molto più sicura di tante altre regioni. Dobbiamo cambiare la narrazione e mi aspetto – ha spiegato Occhiuto – che Confindustria nazionale lo faccia rispetto ai propri associati. La reputazione della Calabria è stata nel corso degli anni una straordinaria barriera che ne ha impedito lo sviluppo e l’attrazione di investimenti».

Il “caso” Baker Hughes

Passaggio inevitabile sulla vicenda della rinuncia di Baker Hughes all’investimento nel porto di Corigliano Rossano. «Ho incontrato Baker Hughes più di un anno fa quando vennero a propormi un investimento di 6 milioni di euro che poi hanno fatto nell’area di Vibo. Chiesi loro – ha ricordato Occhiuto – di fare un investimento più importante e tornarono dopo qualche mese dicendomi che volevano investire 60 milioni in Calabria. Un altro esempio di come in qualche modo io abbia fatto il direttore commerciale, il direttore marketing della Calabria. Avevo assicurato loro un contesto istituzionale favorevole ad accogliere investimenti, purtroppo così non è stato. Speriamo che questo non sia un danno solo per il Comune di Corigliano Rossano, che non avrà questo investimento, ma speriamo che non sia un danno per l’intera Calabria, perché quando nel circuito delle grandi imprese viene veicolata una notizia per cui la Calabria rende impossibile un finanziamento di 60 milioni questa notizia ha un effetto di contaminazione di straordinaria importanza. Sto parlando continuamente, e parlerò ancora insieme ai sindacati, con i vertici di Becker Hughes, ma mi sembra di capire, dalle interlocuzioni che ho avuto col presidente di Baker Hughes, che non ci siano molte speranze. Però – ha sostenuto il presidente della Regione – chi governa la Calabria deve mettercela tutta, anche quando sembra complicato».

La sanità dopo la manovra del governo

Infine, un giudizio sulla manovra del governo con riferimento alla sanità. «La legge di bilancio – ha concluso Occhiuto – stanzia risorse importanti per il settore. Ho detto altre volte che il problema della sanità è certamente legato alla quantità di risorse, ma molto di più alle riforme mancate. Mi aspetto dal governo che finalmente dia la possibilità ai medici che lavorano in zone svantaggiate del Sud ma anche del Nord – perché ci sono zone al confine dell’Italia dove diventa difficile trovare camici bianchi – di guadagnare di più. Mi aspetto una riforma che riguardi per esempio i medici di medicina generale perché fin quando non ci sarà il filtro del territorio sui pronto soccorso, tutti i reparti di emergenza-urgenza, non solo quelli della Calabria, scoppieranno. Insomma mi aspetto che il dibattito politico nazionale sul tema della sanità riguardi una volta tanto non solo le risorse ma anche le riforme». (a. c.)

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