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Zes Unica, il bilancio di Romano: «In Calabria più autorizzazioni rispetto al passato»

Il coordinatore della struttura di missione della Zona: «Importanti misure con la manovra. Peccato perdere l’investimento di Baker Hughes»

Pubblicato il: 20/10/2024 – 7:16
Zes Unica, il bilancio di Romano: «In Calabria più autorizzazioni rispetto al passato»

CATANZARO «In Calabria ci sono già più autorizzazioni rispetto a quelle che erano state rilasciate prima». Lo ha detto Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione della Zes Unica. Parlando con il Corriere della Calabria in occasione della convention per i 50 anni di Unindustria Calabria a Catanzaro, Romano, che in passato è stato anche commissario della Zes Calabria e della Zes Campania, traccia un primo bilancio dell’attività della Zes Unica.
«Bisogna cogliere gli effetti positivi, e il primo – ha evidenziato – è che grazie all’istituzione della Zes Unica si supera quel “divisismo” tra i vari territori, la logica di contrapposizione tra un territorio limitrofo con un altro, ma tutto il territorio regionale in questo caso è qualificato come zona economica speciale. E devo dire che quello che avevamo seminato nei mesi scorsi è riuscito a sortire gli effetti perché gli imprenditori sono già avvezzi allo strumento dello sportello digitale della Zes, ne stanno facendo istanza: si sono generate autorizzazioni uniche che sono già in numero pari se non superiori a quelle rilasciate nel periodo pregresso. Parlo proprio con riguardo alla Calabria: qui – ha sostenuto Romano – ci sono già più autorizzazioni rispetto a quelle che erano state rilasciate prima». 

La Zes Unica e la manovra del governo

Per Romano ulteriori importanti ricadute arriveranno dalla manovra di bilancio del governo, che ha inserito alcune misure per la Zes Unica: «Nello schema di bilancio – ha rimarcato il coordinatore – c’è la previsione del decreto d’imposta anche per il 2025. Il punto fondamentale è il pilastro della semplificazione che viene anche affiancato da una misura contenuta nel Decreto Coesione, quella che vuole l’infrastrutturazione delle aree Zes sotto il profilo energetico e delle infrastrutture sulla viabilità. Quindi, quello che rappresentiamo, cioè la necessità di qualificare e rendere strutturalmente funzionale le aree industriali, trova una concreta misura anche della previsione normativa».

Il “caso” Baker Hughes

Anche se si tratta di un tema al di fuori delle sue competenze, è inevitabile con Romano un passaggio sulla vicenda Baker Hughes, la multinazionale che ha rinunciato a un investimento industriale nel porto di Corigliano Rossano per “resistenze” localistiche: «Ove ci fosse bisogno anche di un eventuale supporto della struttura di missione Zes, sono completamente disponibile a poterle mettere in campo in assoluta sinergia con gli attori proposti così come abbiamo fatto. Credo – ha concluso Romano – che sia un peccato perdere un investimento del genere». (a. c.)

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