CATANZARO «In Calabria ci sono già più autorizzazioni rispetto a quelle che erano state rilasciate prima». Lo ha detto Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione della Zes Unica. Parlando con il Corriere della Calabria in occasione della convention per i 50 anni di Unindustria Calabria a Catanzaro, Romano, che in passato è stato anche commissario della Zes Calabria e della Zes Campania, traccia un primo bilancio dell’attività della Zes Unica.
«Bisogna cogliere gli effetti positivi, e il primo – ha evidenziato – è che grazie all’istituzione della Zes Unica si supera quel “divisismo” tra i vari territori, la logica di contrapposizione tra un territorio limitrofo con un altro, ma tutto il territorio regionale in questo caso è qualificato come zona economica speciale. E devo dire che quello che avevamo seminato nei mesi scorsi è riuscito a sortire gli effetti perché gli imprenditori sono già avvezzi allo strumento dello sportello digitale della Zes, ne stanno facendo istanza: si sono generate autorizzazioni uniche che sono già in numero pari se non superiori a quelle rilasciate nel periodo pregresso. Parlo proprio con riguardo alla Calabria: qui – ha sostenuto Romano – ci sono già più autorizzazioni rispetto a quelle che erano state rilasciate prima».
Per Romano ulteriori importanti ricadute arriveranno dalla manovra di bilancio del governo, che ha inserito alcune misure per la Zes Unica: «Nello schema di bilancio – ha rimarcato il coordinatore – c’è la previsione del decreto d’imposta anche per il 2025. Il punto fondamentale è il pilastro della semplificazione che viene anche affiancato da una misura contenuta nel Decreto Coesione, quella che vuole l’infrastrutturazione delle aree Zes sotto il profilo energetico e delle infrastrutture sulla viabilità. Quindi, quello che rappresentiamo, cioè la necessità di qualificare e rendere strutturalmente funzionale le aree industriali, trova una concreta misura anche della previsione normativa».
Anche se si tratta di un tema al di fuori delle sue competenze, è inevitabile con Romano un passaggio sulla vicenda Baker Hughes, la multinazionale che ha rinunciato a un investimento industriale nel porto di Corigliano Rossano per “resistenze” localistiche: «Ove ci fosse bisogno anche di un eventuale supporto della struttura di missione Zes, sono completamente disponibile a poterle mettere in campo in assoluta sinergia con gli attori proposti così come abbiamo fatto. Credo – ha concluso Romano – che sia un peccato perdere un investimento del genere». (a. c.)
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