Le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL hanno inviato una missiva indirizzata al ministro del Made in Italy Adolfo Urso, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti guidato da Matteo Salvini ed al governatore della Calabria Roberto Occhiuto per «richiedere un incontro urgente al fine di valutare la situazione relativa all’investimento di Baker Hughes (Nuovo Pignone) nel porto di Corigliano-Rossano, relativo alla costruzione in banchina di un’area dedicata alla costruzione di moduli di sostegno per il settore Oil&Gas».
La direzione aziendale – ricordano i sindacati – «ha comunicato alle scriventi, nei giorni scorsi, la propria volontà di recedere da tale investimento a fronte dell’aumento dei tempi di messa in opera, derivanti dal ricorso presentato al Presidente della Repubblica effettuato dal Comune di Corigliano-Rossano». La chiosa delle segreterie nazionali ricalcano quanto già annunciato, nei giorni scorsi dai sindacati calabresi ed ovvero la reiterata richiesta di una soluzione necessaria ad evitare la perdita di un investimento pari a circa 60 milioni di euro e ad un centinaio di posti di lavoro. «Consideriamo preoccupante per il futuro della Calabria e del mezzogiorno del nostro Paese, il rischio di perdere un investimento che poteva e può generare sviluppo e occupazione». (redazione@corrierecal.it)
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