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l’interrogativo

Maltempo nel lametino, la tragedia sfiorata e una voragine difficile da spiegare

Quanto successo merita una risposta e sul caso, siamo certi, la magistratura farà le sue valutazioni

Pubblicato il: 21/10/2024 – 20:48
Maltempo nel lametino, la tragedia sfiorata e una voragine difficile da spiegare

LAMEZIA TERME E’ l’immagine simbolo di una giornata difficile per la Calabria, ma soprattutto per il lametino e il Catanzarese. Il maltempo, nelle ultime ore, ha flagellato la regione che conta danni e disagi in tutte le province. Ma è evidente, come e quanto la foto di quella voragine aperta sulla Ss 280 dei Due Mari, con all’interno una automobile (fortunatamente priva di conducente, in salvo grazie all’intervento di altri automobilisti), lasci sgomenti e sollevi dubbi, perplessità e soprattutto interrogativi. Ai quali ha provato a dare una risposta al Tgr Calabria, Francesco Caporaso responsabile della Struttura territoriale di Anas Calabria. «A monte abbiamo un lago con un tirante idrico (l’altezza dell’acqua nella sezione fluviale) di un metro, un metro e mezzo che ha trovato sfogo in questo punto di attraversamento in corrispondenza del chilometro 2 + 700 della strada statale 280», spiega Caporaso. Che aggiunge: «L’acqua crea delle condizioni di ruscellamento (il fenomeno di scorrimento delle acque piovane sulla superficie del terreno) che in alcuni punti della strada possono, come in questo caso, creare un fenomeno che si chiama sifonamento (provocato da una risalita verticale di fluido in un suolo che non è in grado di opporsi a tale spinta).
Questa la spiegazione tecnica, ma appare evidente che quanto accaduto meriti un ulteriore approfondimento. Intanto, in relazione ai tempi necessari a ripristinare la corretta e sicura viabilità ed il transito sulla Statale che, giova ricordarlo, collega Lamezia Terme a Catanzaro, ma soprattutto è snodo fondamentale per raggiungere la stazione centrale e l’Aeroporto internazionale. «Non appena ci saranno le condizioni per poter intervenire, l’impresa è pronta con i nostri tecnici per trovare soluzioni che consentano di ripristinare la viabilità in tempi brevi. Siamo già operativi». Tutto dipende però dalle acque che dovranno necessariamente abbassarsi «rispetto all’attuale tirante idrico», conclude Caporaso.
In attesa di poter tornare a percorrere la Ss 280, una domanda sorge spontanea. La voragine ha letteralmente inghiottito una vettura per fortuna senza il conducente. Ma c’è mancato veramente poco. Quanto successo merita una risposta e sul caso, siamo certi, la magistratura farà le sue valutazioni. (f.b.)

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