Politi: «In Calabria già danni per oltre un centinaio di milioni di euro» – VIDEO

LAMEZIA TERME L’ennesima notte di maltempo in Calabria sta mettendo a dura prova anche il comparto agricolo regionale. Soprattutto il Catanzarese al momento appare il territorio più colpito dell’intera regione, come confermato al Corriere della Calabria dal direttore regionale di Confagricoltura Angelo Politi. «La situazione più critica – afferma – si registra nella zona di Lamezia Terme dove tutte le coltivazioni sono interessate da danni, e oltre alle coltivazioni anche le strutture agricole come serre, frantoio, opifici e le cantine sono sott’acqua. Stiamo quindi valutando con i nostri tecnici quali sono i danni. Ma abbiamo ricevuto segnalazioni di danni anche sul Reggino, in particolarmente sull’area grecanica e la zona ionica dove sono interessate le coltivazioni agrumicole, viticole e dei piccoli frutti».
Entrando nello specifico, Politi sottolinea come «per tutta la nottata di ieri e fino alle prime ore del mattino, una pioggia, intensa ed incessante, a carattere torrenziale, ha interessato l’ampia fascia territoriale, a forte vocazione agricola, sita a cavallo dei comuni di Lamezia Terme, Maida, San Pietro a Maida, Curinga, Cortale ecc. Dalle prime indicazioni, in poche ore, risultano caduti circa 170 mm di pioggia con conseguenze a tratti devastanti sulle colture del periodo sia ortofrutticole che arboree. L’evento alluvionale ha causato anche l’esondazione del torrente Amato. Le colture agricole più colpite, stante il periodo, sono gli uliveti, gli agrumeti e le colture orticole, in serra ed in pieno campo. Per quanto concerne gli uliveti, in questa fase della stagione le olive sono in parte mature, e già in piena fase di raccolto, ed in parte in fase di completamento della maturazione, ma le fortissime piogge, per come ci viene segnalato e dagli esiti dei primi sopralluoghi in campo, dove è possibile accedere, hanno causato la caduta di moltissimi frutti che sono stati portati via dalla violenza delle acque, con danni anche alle reti di raccolta poste in loco. Molti agrumeti risultano completamente allagati e praticamente irraggiungibili, causa eccesso di acqua, con danni conseguenti anche sui frutti in fase di maturazione (o prossimi alla raccolta come nel caso dei clementini). Danni ingentissimi vengono registrati alle colture in serra che in questo momento risultano coltivate per lo più a cipolla, zucchine e fragole (di recente trapianto). Molte coltivazioni serricole di aziende nostre assistite sono state devastate e completamente distrutte, anche e soprattutto nelle strutture. Molti danni, infine, ci sono stati segnalati sulle orticole in pieno campo, quali cipolla e verdure autunno-invernali, i cui terreni, in non pochi casi, risultano allagati e ricoperti da materiale di riporto (con le colture, quindi, totalmente distrutte)».

Politi sulla provincia di Reggio Calabria

«In questi ultimi giorni – ha spiegato ancora Politi – il maltempo ha imperversato particolarmente sulla fascia ionica reggina e area grecanica. Dalle segnalazioni delle imprese agricole associate e dai nostri tecnici in campo risultano maggiormente colpite le coltivazioni orticole in pieno campo e gli impianti arborei come arancio, limoni, bergamotto, melagrana, sommersi dall’acqua. Oltre alla perdita di prodotto in fase di maturazione e raccolta, si evidenziano danni anche alle strutture agricole dovuti a marciume radicale in primis, i cui effetti si vedranno nel medio lungo periodo. Per gli altri territori della Regione siamo in attesa di informazione da parte dei nostri tecnici che stanno svolgendo una ricognizione più precisa anche se al mo

«In Calabria già danni per oltre un centinaio di milioni di euro»

Politi rivela che si sta facendo proprio in questi minuti «una ricognizione veloce con i nostri tecnici che sono sul territorio e in breve tempo avremo una quantificazione di quelli che sono i danni, sicuramente ingenti, anche se è difficile ancora fare una stima anche approssimativa tenuto conto che siamo in una fase iniziale di verifica e segnalazione da parte dei tecnici di Confagricoltura. Sicuramente siamo già sopra un centinaio di milioni di euro».

«Fatta una politica ambientale che non tutela il territorio»

«Noi proprio qualche settimana fa – ricorda il direttore di Confagricoltura – di fronte ad alcuni politici, onorevoli e consiglieri regionali abbiamo focalizzato l’attenzione oltre che sugli effetti dei cambiamenti climatici a cui oramai dovremmo essere, tra virgolette, abituati, anche sulla politica ambientale che non regge più. Da molti anni abbiamo fatto una politica ambientale che non tutela assolutamente il territorio, basta immaginare quella che è la pulizia dei fossi, la pulizia dei torrenti e le fiumare che contraddistinguono alcuni territori della nostra regione come la provincia di Reggio Calabria. La mancanza di cura del territorio e di pulizia dei fossi, canali e torrenti crea queste situazioni con l’esondazione dei torrenti a cui basta un po’ di pioggia per creare questi danni. Serve prestare attenzione alla cura del territorio e alla prevenzione  – conclude Politi – altrimenti noi saremo ogni anno a contare i danni che subiscono, in modo particolare, gli agricoltori». (redazione@corrierecal.it)

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