REGGIO CALABRIA A parte un messaggio del presidente Filippo Mancuso in coda di seduta e qualche fugace passaggio in alcuni interventi, il Consiglio regionale “buca” sostanzialmente l’emergenza dettata dall’ondata di maltempo che negli ultimi giorni ha flagellato la Calabria e in particolare l’area del Lametino provocando danni ingentissimi e mettendo in ginocchio interi territori. Nessun dibattito nell’odierna seduta a Palazzo Campanella, ma solo qualche accenno con riferimento a un ordine del giorno del Pd – sul quale è calato un sostanziale silenzio – e la conclusione di Mancuso. Al termine di un’assemblea durata oltre tre ore, dedicata soprattutto a pratiche di bilancio, in modo al tempo stesso irreale e surreale il Consiglio regionale ha dunque “svicolato” dal tema del dissesto idrogeologico, dei cambiamenti climatici e della necessità di un piano sempre più urgente di sicurezza del territorio, come se non fosse successo nulla, come se centinaia di calabresi non stessero vivendo un presente e un futuro carichi di preoccupazione, o come se una voragine che si apre sulla Statale interna più importante della Calabria fosse una cosa normale…
«Non capisco perché finora non c’è stata nemmeno una parola sul nubifragio», ha detto quasi alla fine della seduta il consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti. Quindi Mancuso poco prima di congedare i colleghi: «Anche per accontentare Mammoliti che non ci dà mai tempo, esprimo la solidarietà del Consiglio regionale ai cittadini e alle amministrazioni colpite duramente dalle condizioni meteorologiche avverse. Un ringraziamento – ha aggiunto Mancuso – alla Protezione civile e a tutti coloro che lavorano per la messa in sicurezza del territorio. Per questo, oltre alle polemiche del giorno bisogna sostenere con forza la cultura della prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico attraverso azioni mirate ispirate alla tutela, al rispetto e alla mitigazione degli impatti ambientali. È necessario – ha concluso Mancuso – assumere decisioni responsabili, attraverso piani operativi che agiscano con concretezza così da fronteggiare in maniera più decisa ed adeguata le conseguenze delle calamità naturali purtroppo sempre più frequenti nel nostro Paese». Insomma, nel complesso non una pagina entusiasmante, da parte anzitutto del Consiglio regionale e della maggioranza di centrodestra, anche se il centrosinistra e il Pd avrebbero potuto alzare di più e meglio la voce invece di limitarsi a prendere atto, senza colpo ferire e come al solito, della dura legge dei numeri. A quanto risulta da fonti accreditate, l’odg del Pd non sarebbe stato inserito nella discussione del Consiglio regionale perché la maggioranza avrebbe sostenuto che tanto sarebbe stato superato dalla imminente richiesta da parte della Regione al governo dello stato di emergenza e comunque la stessa maggioranza avrebbe acconsentito a sua volta a non presentare una propria mozione sulla Baker Hughes. Ma sembra – come suol dirsi – la classica toppa peggiore del buco… (a. c.)
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