LAMAZIA TERME San Pietro a Maida si risveglia dopo l’ondata di maltempo che l’ha messa in ginocchio nelle scorse 24 ore. La conta dei danni è già iniziata, ma senza attendere le opportune stime, si può fare riferimento alle parole pronunciate dal sindaco Domenico Giampà al Corriere della Calabria per comprendere quanto la pioggia, il fango e i detriti abbiano destabilizzato una intera comunità. «Abbiamo tratto in salvo persone che erano rimaste bloccate e siamo sostanzialmente in isolamento, non possiamo uscire, abbiamo dichiarato lo stato di calamità». Strade danneggiate, voragini, alberi secolari crollati dinanzi alle temperie. Un disastro.
Ma i cittadini, i volontari, le associazioni si sono subito rialzati e in molti hanno deciso di darsi da fare prendendo in mano la pala e togliendo via il fango dalle vie principali per aiutare a ripristinare la viabilità. C’è chi come Bruno Rachiele, mostra le foto degli effetti devastanti del maltempo. «Nonostante tutto c’era gente che spalava fango e aveva il sorriso stampato in faccia, come se non fosse successo nulla. Ho visto un paese intero che sin dalle prime luci dall’alba si è mobilitato con ruspe, bobcat, pale e tanta voglia di ripartire. Sapremo rialzarci e saremo più forti di prima». Il peggio è passato, ma ancora persiste una situazione difficile. Sono 10 gli interventi in corso per prosciugamenti, verifiche danni d’acqua ed assistenza alle famiglie isolate nel comune di San Pietro a Maida. Qualcuno ancora non può fare ritorno a casa, ma spera presto di potersi mettere alle spalle la paura di aver perso tutto. Intanto, pala in mano, si spala il fango per provare a salvare il salvabile e ritornare alla “solita” vita. (f.b.)
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