LAMEZIA TERME Con l’aggressione militare della Russia in Ucraina, la più importante dopo la fine della Seconda guerra mondiale, «il Cremlino ha aumentato significativamente l’intensità delle operazioni sovversive e delle misure attive delle sue agenzie di intelligence in Occidente, compresa dell’Unione europea». L’obiettivo di queste operazioni è «destabilizzare l’UE e la NATO, minare l’unità interna di queste organizzazioni, radicalizzare determinati gruppi sociali». Sono i primi punti – essenziali – messi a fuoco nel report diffuso dal “Center For Defense Reforms” dal titolo “NATO military and intelligence officers in Russian active measures” ovvero “I funzionari militari e di intelligence della NATO nelle misure attive russe”.
«Soldatini», così sono definiti nel report, presenti in tutta Europa. «I servizi segreti russi utilizzano agenti di influenza – si legge ancora – che hanno un peso significativo nelle loro società, sono figure politiche, pubbliche, culturali, religiose, personalità mediatiche ben note, esperti e scienziati». «Questo studio esplora le connessioni della Federazione Russa con ufficiali militari di alto rango in pensione – si legge ancora – e capi delle agenzie di intelligence e sicurezza nell’UE, che si impegnano attivamente ad esercitare un’influenza vantaggiosa per la Russia». Un report che guarda da vicino anche la Calabria, citata nell’ampio capitolo che riguarda anche l’Italia.
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Niente di nuovo. Nei mesi scorsi, infatti, il Corriere della Calabria attraverso due articoli aveva ricostruito il “cantiere filorusso” attivo e solido proprio nella nostra regione, addirittura con la città di Lamezia Terme quale epicentro di un rinnovato spirito filorusso. Casualità che si incastrano con l’entrata in scena del generale Roberto Vannacci a cui il report dedica un paragrafo ad hoc. Indicato come «ex comandante del contingente italiano in Iraq, ex comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan ed ex addetto nell’Ambasciata italiana in Russia, viene paragonato alle attività di Fabio Mini. Partendo dall’ormai famosissimo best seller “Il mondo al contrario”, il report ricostruisce non solo l’endorsment (risultato vincente) della Lega, fino all’elezione nel parlamento europeo, ma anche la distribuzione in modo capillare del libro attraverso anche «organizzazioni della società civile» inclusa “Il mondo al contrario”, nata ad agosto.
Parliamo del 23 agosto e dell’evento organizzato a Lamezia Terme “battezzato” proprio in quell’occasione dallo stesso Vannacci attraverso un fugace collegamento telefonico, augurando ai presenti «buon lavoro e buon divertimento», sperando già allora in una visita nella città della Piana. Presente a quello evento anche il tenente colonnello Fabio Filomeni, citato anche lui nel report. Il militare in pensione, infatti, già a Lamezia Terme, a gennaio del 2023, aveva presentato il suo libro “Morire per la Nato?”, con la partecipazione di una serie di associazioni filorusse, antioccidentali e anti-Nato. La regia dietro tutti questi eventi è quella di “Cantiere Laboratorio”, associazione culturale citata dal report.
Come avevamo scritto mesi fa, negli anni “Cantiere Laboratorio” ha preso parte e/o organizzato una serie di eventi tra cui: tre convegni dedicati a Codreanu, leader ultranazionalista e ideologo antisemita romeno; due convegni pro-Assad sulla guerra in Siria questa volta in collaborazione con il “Centro Studi Aletheia” di Lamezia Terme e il gruppo militante Identità Tradizionale di Catanzaro, guidato da Simone Grisolia. L’associazione “Cantiere Laboratorio” ha preso parte attiva da una lunga serie di incontri legati al Donbass in collaborazione con “Gioventù Controcorrente” (costola dell’associazione lametina) e l’Associazione Italo-Russa Speranza (AIRS) di Roma. Tra i membri attivi dell’associazione c’è anche Bruno Spatara, ex parà della Folgore, anche lui un nome noto negli ambienti dell’estrema destra locale. Ex segretario provinciale di Forza Nuova, è stato anche coordinatore provinciale del movimento politico “Sovranità – Prima gli italiani”. Tra le sue “storiche” battaglie c’è quella contro la destinazione dell’antico Teatro Russo all’accoglienza di alcuni migranti, risalente al 2015, appellandosi all’allora neoeletto sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro.
Nel report, inoltre, viene sottolineato un episodio significativo della “storia” dell’associazione lametina. «Vale la pena notare» si legge «che alcuni membri di Cantiere Laboratorio hanno agito da osservatori alle pseudo-elezioni nella LPR (la regione ucraina di Lugansk ndr) nell’autunno del 2023». Il riferimento in questo caso è alla figura del lametino Pasquale Salatino, editore di una testata online “Osservatorio Calabrese”, OSCA News, giornale online di cui però non c’è tratta sul web ma che puntualmente è citato da alcune testate russe nella regione ucraina di Lugansk, nel corso di alcuni articoli e servizi video legati proprio alle elezioni farsa del 2023.
A denunciare, infine, la campagna “pro-Russia” in Italia e a Lamezia Terme è stata nelle scorse settimane Federica Onori, deputata di Azione, presentando un’interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno, al Ministro dell’Economia e delle finanze e al Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale. Il caso riguardava, in particolare, la comparsa improvvisa in alcune città italiane compresa proprio Lamezia Terme di alcuni manifesti con lo slogan “La Russia NON è nostra nemica” , con l’invito a interrompere il sostegno economico per le forniture di armi all’Ucraina e a Israele». (g.curcio@corrierecal.it)
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