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Maltempo in Calabria, Ferrante: «Gap infrastrutturale ma il governo sta investendo»

Il sottosegretario alle infrastrutture all’evento “TgCom 24 in tour” in corso all’Unical: 37 miliardi per strade medie e intermedie

Pubblicato il: 23/10/2024 – 10:42
di Fabio Benincasa
Maltempo in Calabria, Ferrante: «Gap infrastrutturale ma il governo sta investendo»

COSENZA La voragine che si è aperta sulla statale 280 e che ha inghiottito un’auto con a bordo una 25enne (fortunatamente rimasta illesa) è un tema al centro dell’agenda del Governo. Lo ha confermato, questa mattina, il sottosegretario alle infrastrutture Tullio Ferrante intervenuto all’evento TgCom 24 in tour in corso all’Unical.
«È chiaro che al sud ed in primis in a Calabria c’è un tema di recupero di quello che è il gap infrastrutturale e in generale logistico ovviamente rispetto alle aree del nord e in generale rispetto alle reti infrastrutturali europee», sostiene Ferrante. Che aggiunge:
«Per far fronte a questo gap è chiaro che il governo italiano sta investendo delle somme che possiamo definire impareggiabili rispetto a quanto avvenuto nei decenni scorsi si pensi soltanto ai 124 miliardi di euro a valere sull’aggiornamento del contratto di programma dei fondi che verranno chiaramente destinati al miglioramento e alla riqualificazione delle reti ferroviarie italiane. E’ bene ricordare che anche il PNRR con i suoi 40 miliardi di euro nella disponibilità del MIT rappresenta una leva economica fondamentale per ridurre i divari Sud-Nord ed in generale per il miglioramento della rete trasportistica del sud». Per Ferrante, «la Calabria si vedrà destinare 37 miliardi di euro per il miglioramento e per la riqualificazione delle strade medie ed intermedie, pensiamo solo alla rete ionica. E’ chiaro che andranno recuperati decenni di mancata progettazione, decenni di mancati investimenti nelle infrastrutture del Sud, ma l’impegno del Governo è massimo».

Il Ponte sullo Stretto

«Il Ponte sullo Stretto incarna un cambiamento culturale, volto a superare la ‘cultura del sospetto’ che spesso accompagna la realizzazione delle opere pubbliche. Non sarà una ‘cattedrale nel deserto’, come altre narrazioni hanno suggerito, ma un’infrastruttura strategica che collegherà la Sicilia alle grandi reti transeuropee. Recentemente, un accordo tra la società Stretto di Messina e un’agenzia della Commissione Europea ha portato 25 milioni di euro per la progettazione ferroviaria del ponte, dimostrando che anche l’Europa riconosce la sua importanza. Il ponte, lungo 3.600 metri, permetterà il passaggio di 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno, con un impatto che va oltre l’ingegneria. Infatti, si prevede un notevole indotto sia in termini occupazionali che infrastrutturali, grazie alle opere connesse, su ferro e su strada. Stiamo abbandonando l’idea che ci sia sempre qualcosa di più urgente da fare: quest’opera avrà un impatto economico e sociale cruciale per il Sud». Dichiara Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato al Mit, a Tgcom Tour.

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