CATANZARO A conclusione delle indagini condotte dai carabinieri di Catanzaro, il questore della provincia di Catanzaro ha emesso tre provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi ove si svolgono le manifestazioni sportive (Daspo).
La vicenda che ha portato all’emissione di tali provvedimenti risale allo scorso 27 febbraio, quando tre soggetti appartenenti al gruppo Ultras “UC 1973”, a conclusione dell’evento sportivo, si facevano consegnare, mediante minaccia, felpe e giubbotti riportanti segni distintivi della squadra di calcio del Bari, indossati in quel momento da un tifoso della squadra pugliese e dalla figlia minorenne.
Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di Catanzaro, consentivano di identificare gli autori del reato di rapina e di denunciarli all’Autorità Giudiziaria. L’istruttoria, condotta dal personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, consentiva di dimostrare, inequivocabilmente, l’inclinazione dei soggetti destinatari del Daspo, ad assumere condotte violente, tali da mettere in pericolo non solo il regolare svolgimento di manifestazioni sportive, ma anche l’incolumità personale di coloro che vi partecipano o assistono.
La vicenda, quindi, presenta i requisiti richiesti dalla legge per l’adozione del provvedimento che, il Questore quale Autorità di Pubblica Sicurezza, è legittimato ad emettere al fine di prevenire che, i soggetti che ne sono destinatari, ripetano analoghi comportamenti gravemente offensivi, oltre che dell’incolumità personale, anche dell’ordine e la sicurezza pubblica.
I tre Daspo in questione vietano, ai soggetti destinatari della misura, di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, rispettivamente, per 5, 8 e 10 anni.
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