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Giustizia tributaria, Lussana: «In Calabria risultati positivi ma ora aumentare organici»

La presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria ha incontrato le Corti calabresi. «Finora pochi benefici dalle sanatorie»

Pubblicato il: 24/10/2024 – 17:18
Giustizia tributaria, Lussana: «In Calabria risultati positivi ma ora aumentare organici»

CATANZARO «La nostra prima visita è in Calabria, a testimonianza della vicinanza mia personale e dell’intero Consiglio di presidenza alle Corti della Calabria e a tutti i nostri giudici e magistrati impegnati a traghettare la giustizia tributaria verso il futuro. Quello di oggi è un importante momento di confronto e di dialogo tra istituzioni, con lo scopo di avere una giustizia tributaria sempre più equa, efficiente, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini». A dirlo Carolina Lussana, presidente del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt), che oggi a Catanzaro ha incontrato tutti i presidenti delle Corti tributarie calabresi. Scopo dell’incontro è stato quello di fare il punto sullo stato della giustizia tributaria in Calabria dopo l’entrata in vigore della legge 130/2022 che ha riformato giurisdizione tributaria introducendo il magistrato professionale assunto per concorso.

L’aumento degli organici

Lussana ha anzitutto recepito la sollecitazione per un aumento di organico: «avremo una svolta epocale rappresentata dall’introduzione del magistrato professionale. A regime – ha spiegato Lussana – entreranno in servizio 576 magistrati tributari professionali, tuttavia oggi si è in sofferenza e la causa è da ricercare in una pianta organica ferma al 2008. Devo ringraziare – ha proseguito Lussana – la capacità organizzativa dei presidenti delle Corti della Calabria che hanno gestito il contenzioso con indici di smaltimento più che soddisfacenti. Ovviamente il carico di lavoro non può essere gestito solo con le applicazioni da altre sedi o con le applicazioni interne: c’è bisogno dell’ingresso di nuovi magistrati. Ci attendiamo molto dal concorso che è stato bandito e per il quale abbiamo proceduto a nominare la commissione d’esame». Lussana ha quindi osservato: «Le nostre Corti e i nostri magistrati professionali tributari non avranno accesso alla Cassazione che è tuttavia ingolfata dai ricorsi in materia tributaria. Quindi – ha rimarcato la presidente del Cpgt – ricade su di noi il compito di migliorare la qualità delle nostre sentenze ed abbattere il contenzioso in Cassazione.
Dopo anni in cui i contenziosi erano in diminuzione, forse anche a causa della pandemia, i dati del primo semestre di quest’anno registrano un aumento. «Attraverso una banca dati – che si trova presso il Mef – noi dobbiamo anche far conoscere gli orientamenti delle nostre Corti, in modo tale da spingere i cittadini a valutare se sia opportuno o meno con pronunce che alla fine, diciamo così, non cadano in Cassazione».

«Avere fiducia nelle nostre Corti»

Lussana ha quindi aggiunto: «Dobbiamo lavorare per una giustizia tributaria che faccia pagare ai cittadini il dovuto, è importantissimo. Occorre applicare veramente i principi della nostra Carta costituzionale che parlano di progressività della tassazione e di proporzionalità. In passato, invece, i cittadini hanno percepito uno sbilanciamento a favore delle agenzie fiscali ma i nostri giudici, che sono persone assolutamente preparate e competenti, applicano la norma giusta. Oggi possiamo dire che il governo ha fatto molto per riequilibrare: si parla di un fisco amico, nel quale – ha proseguito la presidente del Cpgt – la collaborazione del cittadino è garantita ed è superiore rispetto al passato grazie all’attuazione del principio del contraddittorio anche nella fase dell’accertamento.
Sono qui anche per dare un segnale preciso in una terra come la Calabria, c’è un po’ di diffidenza verso le istituzioni ma i cittadini possono avere fiducia nelle nostre Cortiperchè l’obiettivo è far pagare a tutti il dovuto e questo, me lo auguro, può essere utile per contrastare evasione e frodi».
Sull’ipotesi di una nuova sanatoria, Lussana ha infine rilevato: «dovete chiedere al governo, però posso dire che sinora tutte le misure agevolative non hanno prodotto gli effetti deflattivi sperati». (c. a.)

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