COSENZA Questo documento è la sintesi di una riflessione da parte di quanti, dirigenti e iscritti al partito, hanno manifestato, sia in forma pubblica che privata, condivisione delle dimissioni di Enzo Giacco dalla neonominata segreteria provinciale della federazione Pd di Cosenza. Questa riflessione collettiva si è sviluppata nell’ambito di una rete di contatti tale da richiedere un coordinamento per poter dare impulso e attuazione a proposte e ad iniziative mirate al rilancio ed alla riorganizzazione della presenza del Pd in provincia di Cosenza. Nasce così il comitato “Pd per davvero”. Esordisce così il documento del comitato provinciale “Pd per davvero”, che prosegue poi evidenziando il successo degli “Stati generali della montagna” a Mormanno che «la dimostrazione che un Pd credibile come forza di governo anche in Calabria è possibile». Il profilo del Pd messo in campo da Nicola Irto è quello di un partito che si sforza di stare all’ altezza della domanda di cambiamento che emerge dalla società calabrese. Non un partito ripiegato su se stesso e caratterizzato esclusivamente dalle dinamiche interne dei posizionamenti correntizi . La conferenza programmatica svoltasi a Soveria Mannelli, la festa regionale de l’unità a Taverna e l’evento di Mormanno costituiscono tappe significative di un percorso finalizzato alla costruzione dell’ alternativa al governo regionale di centrodestra in Calabria. Si tratta ora di dare continuità a questo sforzo con l’obiettivo di sollecitare e sostenere processi di aggregazione sociale, partendo dai bisogni reali che si manifestano sui territori. La Calabria rappresenta il paradigma più emblematico della crisi economica e sociale che investe il Paese. L’ esperienza di governo guidata dal presidente Occhiuto ha, di fatto, fallito nella mission di condurre la Calabria fuori da questa condizione di crisi. Le ragioni di tale fallimento sono dovute certamente ad una politica del Governo Meloni che tende ad accentuare i divari tra aree deboli e quelle più avanzate. La legge per l’autonomia differenziata è la più alta espressione politica e culturale di una scelta che accentua i divari territoriali e sociali. In questo contesto è fortemente penalizzante la grave subordinazione di Occhiuto e del centrodestra calabrese a questa politica. Non è di meno, poi, il fatto che l’azione amministrativa dell’ attuale Governo regionale è priva di una visione strategica per lo sviluppo regionale ed è caratterizzata soprattutto da una politica di annunci che non trova riscontro in alcuna concreta realizzazione».
«L’appello “Fate presto, fate voi” – continua il comitato – che Elly Schlein ha rivolto da Mormanno ai democratici e alle forze progressiste calabresi è stato assai significativo ed importante. Da Roma si riconosce non soltanto il diritto-dovere di decidere in Calabria ma, soprattutto, si manifesta fiducia che dalla Calabria ce la si possa fare a mettere in campo una classe dirigente capace e credibile per l’affermazione dell’ alternativa ad Occhiuto. Dare continuità e proseguire su questo percorso significa prioritariamente impegnarsi nel promuovere alleanze politiche e sociali ampie e plurali in rappresentanza di quella grande parte della società che potenzialmente reclama il cambiamento. A tal fine è fondamentale un reinsediamento politico ed organizzativo del Pd sul territorio. Ciò è necessario ancor più nella provincia di Cosenza dove si rileva una preoccupante inadeguatezza del Pd. Si rende, pertanto, urgente una intensa mobilitazione per favorire un’adesione di massa al partito. Non è possibile che alla data odierna, a distanza di poche settimane dalla scadenza dei termini, la federazione provinciale non abbia ancora annunciato l’apertura ufficiale della campagna di tesseramento 2024 e non si comunicano i dati degli iscritti del 2023. Bisogna, così, adoperarsi per sollecitare il ritorno della presenza Pd nei tanti comuni dove è stato chiuso il circolo locale e abbandonata ogni forma di presenza e di iniziativa politica. L’approssimarsi dello svolgimento del referendum contro il disegno di legge Calderoli richiede sin da subito di promuovere e organizzare una rete provinciale di Comitati comunali referendari per l’abrogazione della legge dell’autonomia differenziata e per declinare, attraverso iniziative aperte ed unitarie, insieme a forze di orientamento politico diverse e di espressioni autonome della società civile, le proposte politico-programmatiche che sostanziano una possibilità di crescita e sviluppo dei nostri territori. A tal fine, al di là dello sforzo autonomo che i pochi circoli territoriali, ancora attivi in provincia di Cosenza, compiono quotidianamente, nonostante la reiterata assenza di direzione politica da parte della federazione provinciale del partito, si ritiene improcrastinabile la convocazione delle conferenze provinciali di organizzazione del Pd, così come deciso, nello scorso mese di luglio, dalla direzione regionale del partito su proposta del segretario Nicola Irto. Soltanto così, nella provincia di Cosenza potrà essere possibile mettere in campo un rinnovato Pd come partito unitario, plurale ed aperto alle istanze ed ai bisogni reali della società. A questo fine – conclude il documento – per quanto ci riguarda annunciamo sin da subito il nostro impegno con l’obiettivo di contribuire a dare compiutezza al progetto politico che ha messo in campo il Pd calabrese e a far sì che l’appello di Elly Schlein pronunciato a Mormanno non cada nel vuoto».
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