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Alla festa del cinema di Roma il film su Maestrelli. Dalla Reggina allo scudetto con la Lazio

“Maestro – Il calcio a colori di Tommaso Maestrelli” il titolo del documentario diretto da Francesco Cordio e Alberto Manni

Pubblicato il: 25/10/2024 – 14:01
Alla festa del cinema di Roma il film su Maestrelli. Dalla Reggina allo scudetto con la Lazio

ROMA Dopo che negli anni scorsi è stato fatto un omaggio a Francesco Totti, bandiera della Roma e poi presentato anche il film “Il gol di Turone era buono” su uno degli episodi più controverso del campionato italiano che ha coinvolto ancora una volta il club giallorosso, alla Festa del cinema di Roma quest’anno tocca all’altra sponda calcistica della capitale. Viene infatti presentato in prima assoluta alle 21.00 al Teatro Olimpico il film documentario “Maestro – Il calcio a colori di Tommaso Maestrelliscritto e diretto da Francesco Cordio e Alberto Manni, una produzione Grenlandia e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Intrattenimento, con Rai Teche, con Il Corriere dello Sport e con la Ss Lazio. Il racconto di un protagonista dello sport italiano, noto soprattutto per aver portato da allenatore il primo clamoroso scudetto della Lazio nel 1974, con una squadra entrata nella storia. Ma soprattutto per una figura umana, un approccio moderno al gioco ed etico nei rapporti e nella vita, che a quasi cinquant’anni dalla scomparsa fanno di Tommaso Maestrelli un modello ancora straordinariamente vivido, ammirato da ogni appassionato di questo sport indipendentemente dalla bandiera di appartenenza e tifo. Uno dei padri nobili della bellezza applicata al calcio. Il film vede i contributi di alcuni dei protagonisti e testimoni della vicenda, a cominciare dal figlio Massimo. Con lui giocatori e sodali, giornalisti, narratori di un’epica che ancora commuove loro, e noi. Accanto alle loro parole un repertorio di archivi importanti, Luce e Teche Rai su tutti, fotografie, memorie di una stagione che non e’ stata soltanto sportiva, ma di un paese. Che come narrato nel film, passava dal bianco e nero ai colori, non solo del tubo catodico, ma di cambiamenti sociali fondamentali.

Tommaso Maestrelli


Il calcio a colori di Tommaso Maestrelli” ci porta in un affascinante viaggio attraverso l’Italia del Novecento, per raccontare la vita di un uomo che ha cambiato il modo di concepire il calcio. A distanza di cinquant’anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo persiste nel cuore di molte persone. La storia di un underdog che ha conquistato uno storico scudetto con una squadra di sconosciuti, sfidando il dominio delle squadre del Nord. Il titolo riflette il passaggio epocale dal calcio in bianco e nero ai colori del calcio totale, una rivoluzione culturale oltre che sportiva. Tommaso Maestrelli è ricordato soprattutto per essere stato l’allenatore del primo storico scudetto laziale del 1974. Ma la sua vita, che ha attraversato buona parte del XX secolo, è stata costellata da altri importanti traguardi, raggiunti sia come uomo, che come calciatore e allenatore. «Con questo documentario abbiamo cercato di offrire un ritratto completo di Maestrelli, per restituirne tutto il valore e la grande umanità – spiegano gli autori – come tecnico è stato certamente uno dei principali artefici del gioco moderno. Il primo a proporre in Italia il calcio totale. Una vera e propria rivoluzione tattica che portò il colore nel calcio catenacciaro in bianco e nero dei primi anni Settanta. Tuttavia, non ci siamo limitati alla parte sportiva e abbiamo voluto approfondire anche le vicende più personali – aggiungono – a cominciare dalla lotta partigiana in Jugoslavia, che lo vide protagonista nella guerra di liberazione della Dalmazia dai nazisti». Francesco Cordio e Alberto Manni hanno chiesto a Massimo, l’unico figlio ancora in vita di Tommaso Maestrelli, di andare nei luoghi del padre, seguendo la sua storia calcistica con i successi, da giocatore e poi da allenatore a Bari, e quelli da allenatore a Reggio Calabria e Foggia fino a Roma. «Grazie alla generosità di Massimo, che si è messo in gioco in prima persona – spiegano ancora gli autori – abbiamo potuto scoprire e raccontare aspetti inediti e intimi della vita di Maestrelli, che ci hanno toccato profondamente».

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