PALERMO «Non sono contro l’autonomia differenziata, anche perché l’autonomia nella mia Regione me la sono presa a legislazione vigente, ad esempio prendendo i medici cubani e portando Uber in Calabria. Non sono contro l’autonomia e non mi spaventa la concorrenza tra le Regioni. Ma questa concorrenza va fatta ad armi pari, dopo aver finanziato i Lep e dopo aver superato la spesa storica. Non è possibile concorrere se qualcuno guida una Ferrari e qualcun altro è costretto a guidare un Pandino». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, intervenendo alla convention del movimento azzurro “Al centro del Mediterraneo”, in corso a Santa Flavia (Palermo).
«La sinistra ha inserito l’autonomia in Costituzione, questo va chiarito. E vanno chiariti anche altri aspetti. L’articolo 116 della nostra Carta fondamentale ci dice che l’autonomia è una possibilità.Mentre gli articoli 117 e 119 prevedono degli obblighi: finanziare i diritti sociali e civili in egual modo su tutto il territorio nazionale, a Caltanissetta come a Lecco, e mettere in atto la perequazione. Spero non si faccia il referendum, perché temo molto i suoi esiti. In Calabria la consultazione finirebbe 90 a 10 contro l’autonomia: lo stesso risultato si avrebbe in tante altre Regioni del Sud. E quel 90% di elettori che voterebbe contro l’autonomia non sono solo elettori di centrosinistra, sono anche tanti elettori di centrodestra che noi non possiamo abbandonare».
«Anche perché – ha aggiunto – quando c’è uno spazio in politica il rischio è che qualcuno lo occupi, che magari qualcuno faccia all’interno del centrodestra, in sintonia con il governo nazionale su altri temi, la parte di chi interpreta questi elettori.Forza Italia, grazie ad Antonio Tajani che ha frenato sull’autonomia, sta avendo una linea di grande responsabilità. Una posizione che va tenuta sino in fondo. Perché rischiamo di pagare un prezzo troppo alto per il centrodestra e per Forza Italia» ha concluso Roberto Occhiuto.
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